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“Un’altra Salomè” porta il teatro ad Al-Cantàra

Martedì 13 agosto in scena nella bellezza del paesaggio notturno dell'Etna

Al-Cantàra continua a celebrare e a sostenere l’arte teatrale. Martedì 13 agosto il teatro doc nelle vigne Al-Cantàra ospiterà lo spettacolo Un’altra Salomè, di Saro Minardi, che ha debuttato in anteprima nazionale il 30 maggio 2024 a Catania. Appuntamento a partire dalle 18,30, con la visita guidata della Cantina e del piccolo Museo, per proseguire in convivialità con l’Apericena a cura di Pasticceria Privitera dal 1945 e la degustazione delle etichette Al-Cantàra, pluri premiata e vincitrice del titolo di “Cantina dell’Anno a Vinitaly 2023”.  

Alle 21 immersi nella bellezza del paesaggio notturno dell’Etna, sotto il cielo stellato d’agosto, di scena Un’altra Salomè, in collaborazione con l’Associazione Madè, adattamento di Saro Minardi tratto da Oscar Wilde, con Egle Doria, Francesco Bernava, Luana Toscano e Alice Sgroi.

“C’era un sapore agre sulle tue labbra. Era il sapore del sangue? Ma forse era il sapore dell’amore. Si dice che l’amore abbia quel sapore…”. Queste le ultime parole di Salomè prima che il sipario cali sul dramma finale. 

Salomè di 𝐎𝐬𝐜𝐚𝐫 𝐖𝐢𝐥𝐝𝐞 è una storia di distorsione dei sentimenti, lontani dal vero amore, dettati solo dall’arroganza e dalla superficialità di chi sta al potere ed è convinto di avere diritto a tutto. È una tragedia intrisa di impulsi erotici ambigui, cupi e perfino macabri, di cui Wilde ha esaltato gli aspetti più crudi e perversi nei rapporti fra i protagonisti, cinici e decadenti.

Tutti i quattro personaggi dell’adattamento di Minardi ne soffrono e ne sono pienamente coinvolti. Il desiderio di Salomè è solo carnale, esclusivamente fisico, che lei pretende di soddisfare come un diritto di principessa, giocando con la vita del profeta Iokaanan pur di soddisfare il proprio capriccio e usando l’ambiguità di quelle passioni, generate da rapporti insani.

Iokaanan (il Battista) diventa solo una voce che viene dal pozzo dov’è tenuto prigioniero, la voce della coscienza sporca e corrotta. Al centro della narrazione c’è un triangolo che ha per protagonisti: Salomè, Iokaanan ed Erode. Salomè è protesa verso Iokaanan, Iokaanan è portatore di una profezia di distruzione contro Erode, Erodiade e il loro oscuro regno.

Un dramma avvincente, che si snoda tra la presunta innocenza della principessa,  profanata da una curiosità erotica oscura e dal senso del peccato, fino alla gelosia ed alla decadenza morale dei regnanti. Ed i sentimenti dei personaggi si sono tutti mutati in rancore e violenza, per la difesa del proprio orgoglio e della onorabilità del potere, che porta alla tragedia finale.