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Trento Doc Festival, tra brindisi e cultura

Ben 140 appuntamenti che hanno coinvolto le case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc ed i Palazzi Storici della città, confermano il Festival come momento irrinunciabile per scoprire le bollicine di montagna là dove nascono

Degustazioni guidate accompagnate dai piatti tipici della tradizione trentina, visite nei vigneti e tante occasioni per scoprire il territorio anche in maniera inusuale. Appassionati provenienti da mezza Italia hanno raggiunto le case spumantistiche per immergersi nel mondo delle bollicine di montagna, visitando le storiche cantine e dialogando con gli esperti che seguono ogni fase della trasformazione, dalla coltivazione alla vendemmia, fino alla sboccatura.

Il Festival ha il pregio di mettere in luce i diversi distretti di produzione del Trentodoc, tra cui Trento e Valle dell’Adige, Rovereto e Vallagarina, Valle dei Laghi e Alto Garda, Valsugana, Val di Cembra e Piana Rotaliana.I titolari delle 64 cantine spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc hanno espresso la loro soddisfazione per il coinvolgimento creato dal Festival. Molti degli eventi in cantina sono andati sold out, dando la possibilità di incontrare i produttori e scoprire le caratteristiche del metodo classico trentino all’ombra dei vigneti.

L’attrice comica Brenda Lodigiani ospite del salotto con i giornalisti di Corriere della Sera Alessandro Cannavò e Roberta Scorranese al Chiostro degli Agostiniani di Trento, nell’ambito delle “Sparkling stories” del Trentodoc Festival. Celebri i suoi personaggi più apprezzati dal pubblico (da Annalàisa alla Milanese Imbruttita). La Lodigiani ha parlato anche al suo primo libro “Accendi il mio fuoco”, con cui racconta in maniera “quasi autobiografica” la sua storia. Un volume che fa ridere ma anche riflettere e che lei stessa ha definito catartico. Personaggi come la “fatina nel prato della fantasia” e le imitazioni, da Arisa a Carolina Kostner, fino alle “donne over”, come Orietta Berti, Patrizia De Blanck e Katia Ricciarelli, hanno deliziato il suo pubblico.

“Ci deve essere tanta empatia per fare questo lavoro, per entrare nei panni dell’altro – racconta – ma anche tanta pazienza. Però è bellissimo perché è una scoperta continua”. Con la Gialappa’s sono quindi arrivate Annalàisa e Ester Ascione. Senza dimenticare la Milanese Imbruttita che, confessa ironicamente, le viene con grande facilità perché in fondo “sono io all’ennesima potenza”. Spazio anche all’esperienza di Lol, che ha definito stressante e difficile ma divertentissima, e “Celebrity Hunted” con il collega Herbert Ballerina. Infine, nel libro edito da Sperling e Kupfer parla della propria storia, della madre sinti e del padre gagé e di come l’autrice si sia sempre sentita nel mezzo fra due culture. In conclusione un pensiero importante, condiviso anche con il rischio di apparire scontato: la diversità costituisce sempre una ricchezza.

Soddisfazione per l’Assessore provinciale con delega all’agricoltura e promozione dei prodotti trentini, Giulia Zanotelli, “Il Festival è un’opportunità per celebrare l’impegno dei nostri produttori e per promuovere l’ulteriore sviluppo dell’enoturismo.Un aspetto cruciale che sarà al centro dei futuri confronti con il settore è l’innovazione tecnologica ed è dunque importante osservare come i produttori intendano continuare ad investire in qualità”.