A Canicattì, Terre d’Uva prima edizione si è rivelata una straordinaria kermesse di sapori, colori, odori, conditi da incontri tematici e visite nei luoghi della coltivazione.
E poi, ancora, musica, tanta gente e show cooking con grandi chef chiamati da Pietro La Torre a celebrare assieme a lui un prodotto unico, in un clima caratterizzato da unione d’intenti ed entusiasmo che ha raccolto oltre diecimila presenze da tutta la Sicilia. E’ questa la sintesi della prima Festa delle Terre d’Uva che si è svolta ieri a Canicattì, città dell’Uva Italia Igp.
Un successo davvero grande, di ottimo auspicio per una terra che vuole, deve, riconquistare fette di mercato importanti, essenziali per lo sviluppo di un settore trainante dell’agricoltura siciliana. Per lo chef Pietro La Torre, promotore della Festa delle terre d’uva è un risultato cercato e conquistato sul campo, grazie a una giornata che davvero rappresenta una grande festa. Attorno a lui e al suo infaticabile staff si è snodata una manifestazione che avrà certamente un seguito, che in questa first edition ha ricevuto anche il saluto augurale via web di Rosario Fiorello.
Dopo la visita ai luoghi di produzione dell’Uva Italia di Canicattì, dove i giornalisti hanno potuto vedere “in diretta” la fase della raccolta e del confezionamento che prelude all’invio sui mercati della Grande distribuzione (ma non solo), la prima Festa delle Terre d’Uva si è sviluppata nel pomeriggio, in una zona centrale di Canicattì dove, grazie alla stretta collaborazione del Comune e in particolare del sindaco Vincenzo Corbo si è celebrata dalle 19,00 fino alle 24,00 in perfetta armonia.
“E’ stato davvero un grande successo su cui in pochi avrebbero scommesso. Migliaia di persone venute anche da fuori hanno affollato l’area predisposta e tutto è andato per il meglio. Un ottimo punto di partenza per il futuro” -ha dichiarato il sindaco Corbo- “l’Uva Italia ha avuto il suo meritato trionfo”. Già nel pomeriggio sono cominciati gli show cooking con grandi chef (tra cui anche alcuni stellati) come Francesco Patti, Vincenzo Cinardo, Santo Li Calzi, Alfio Visalli, Mario Pequini, Peppe Leotta, Filippo La Mantia, guidati sul palco da Roberta Romano.
Pietanze proposte su dei meravigliosi piatti artistici realizzati dal maestro Alessandro Di Rosa (Thalass Glass), che ha realizzato anche le targhe ricordo donate ai protagonisti. Tra i piatti d’eccellenza preparati con arte, il “Risotto mantecato al mosto cotto di nero d’Avola con gelatina di uva e bottarga di tonno rosso” dello chef Patti, il risotto “Birbantello” con salsa di uva Italia dello Chef Visalli, il “tagliolino 30 tuorli con gambero rosso, bisque e mosto d’uva” di Mario Peqini e il dolce “Ambrato” con gel d’uva del Pastry chef Vincenzo Cinardo, “L’inno Alla Batua”, cin cake all’ olio di oliva e mandorle, la zucchina dolce, e granita di uva dello chef Li Calzi.
Ad accompagnare la meravigliosa serata anche due straordinari sipari di comicità con i grandi Toti e Totino.
L’intento è chiarissimo, il risultato assicurato: fare entrare l’Uva Italia, con le sue straordinarie qualità organolettiche, tra gli ingredienti di ogni tipo di piatto, sia primi che secondi, togliendola dall’angolino della categoria “frutta” per farla entrare a pieno titolo nel menù delle tavole, anche le più ricercate e qualificate. I piatti preparati, infatti, vanno tutti in questa direzione. L’uva non è solo un frutto ma un ottimo ingrediente.
Lo Chef La Torre ne è certo: <Questa è una sfida da vincere, perché l’Uva Italia ha tutte le caratteristiche per imporsi. Vogliamo fare conoscere questo prodotto della nostra terra e farlo imporre sui mercati, come gli spetta. Le mie origini sono pugliesi ma la mia vita, anche professionale, si è realizzata qui a Canicattì ed è proprio per questo che sono orgoglioso di poter fare qualcosa di importante per questa città>. La Torre da molti anni è un punto di riferimento della ristorazione e del catering. La sua azienda è all’avanguardia grazie alla continua ricerca delle materie prime migliori e del loro sfruttamento in cucina per piatti legati alla tradizione, ma assolutamente innovativi.
Accanto a lui nella “battaglia dell’uva”, l’Amministrazione comunale, esperti locali, agronomi come il Dott.re Di Piazza e, soprattutto il Consorzio Uva Italia di Canicattì IGP con il presidente Marsello Lo Sardo e il vice dott. Giovanni Giglia che credono nelle potenzialità da sfruttare.
La manifestazione ha avuto anche un importante risvolto di solidarietà grazie alla collaborazione con il Lions Club Host di Canicattì, presieduto dal dott. Riccardo Martines che grazie ai tanti ospiti che hanno donato per degustare un grappolo Uva Italia ha veicolato un fondo di solidarietà al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Canicattì.
Protagonista della manifestazione anche lo chef siciliano con due stelle Michelin, il licatese Pino Cuttaia che con semplicità e simpatia ha dialogato nel “Salotto di Terre d’Uva” con Alberto Cicero e Paolo Li Rosi.
Terre d’Uva è il primo passo per creare un Tavolo di dialogo virtuoso per moltiplicare l’interesse per l’Uva Italia di Canicattì attorno a un progetto che vede già e metterà anche in futuro, personalità diverse e competenze di altissimo profilo.