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Slow Wine Fair 2025, tra conferme e novità

BolognaFiere accoglie il mondo del vino e gli appassionati per parlare di vino buono, pulito e giusto, come recita il Manifesto Slow Food

Per tre giorni, vignaioli e vigneron, appassionati e operatori del settore – buyer, ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi, sommelier – si ritrovano a BolognaFiere per parlare di vino buono, pulito e giusto, come recita il Manifesto Slow Food del vino buono, pulito e giusto. Dopo aver affrontato, nell’edizione 2024, il tema della salute del suolo, grazie alla quale ogni vino è in grado di esprimersi al meglio, per la sua quarta edizione Slow Wine Fair diventa nuovamente terreno di confronto, innescando un dibattito sul tema della sostenibilità del vino a 360°, e portando ad esempio innovazioni che produttori, consorzi e operatori del settore stanno sviluppando per far evolvere il proprio approccio alla produzione vinicola, riducendo ulteriormente il proprio impatto sull’ambiente, con conseguenti investimenti e ritorni economici.

Un mondo in divenire, in cui non esistono risposte univoche, ma soluzioni che vengono sperimentate e alleanze fruttuose che possono fare la differenza. Slow Wine Fair apre dunque un’ulteriore breccia, coinvolgendo espositori, esperti e operatori del settore, ricercatori e istituzioni, ma anche buyer, rappresentanti del mondo Ho.re.ca. e appassionati, nella riflessione su cosa voglia dire che un vino è, oltre che “buono”, anche “pulito”. Al confronto aperto su queste tematiche sono dedicate sia la formazione online, rivolta prevalentemente agli operatori del settore ma aperta anche al pubblico generico, realizzata nel percorso di avvicinamento all’evento, sia le conferenze in presenza, alle quali si può assistere dal 23 al 25 febbraio a BolognaFiere.

Si comincia con i vini

Circa 1.000 cantine espositrici dall’Italia e dall’estero distribuite in isole espositive in base al Paese e alla regione italiana di appartenenza, occupano i Padiglioni 15 e 20. I vignaioli e i vignerons presenti alla Slow Wine Fair sono accomunati dal fatto di aver sottoscritto, e di mettere in pratica, il decalogo del Manifesto per il vino buono, pulito e giusto, impegnandosi a preservare l’ambiente e le sue risorse, a rispettare il paesaggio e il terroir di provenienza del vino, a valorizzare la comunità agricola di cui è espressione e a sostenere la biodiversità.

Gli amari e gli spirits

L’area dedicata agli spirits è pensata per coinvolgere il mondo della mixology e sarà suddivisa in sezioni tematiche, tra cui quella dedicata agli amari, che ruota intorno alla 5a edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia, organizzata in collaborazione con Amaroteca e con ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia.

Coffee lovers…

Per la prima volta, approda a Slow Wine Fair uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition e al mondo del caffè. A presidiarlo e introdurre i visitatori in questo mondo sono caficoltori, torrefattori ed esperti che forniscono informazioni preziose sugli strumenti principali per approcciarsi all’assaggio in modo consapevole, per riconoscere, apprezzare e imparare a scegliere un caffè di qualità.

.…e sidri

Altra novità dell’edizione 2025 è la presenza di produttori di sidro. Ottenuta dalla fermentazione del succo di mele pressate, questa bevanda ha una storia antica e affascinante e radici profonde nelle culture europee, dove è stato a lungo popolare. Slow Wine Fair è il contesto in cui interrogarsi su quale sia il ruolo che attualmente il sidro sta guadagnando in Italia e nel panorama mondiale, e per assaggiare numerosi prodotti.

Buyer e Ho.re.ca.

Circa 300 buyer e professionisti internazionali, per i quali Slow Wine Fair 2025 è aperta tutti i giorni, si sono già registrati alla manifestazione e possono contare anche sul supporto del digitale, grazie al servizio di matching reso possibile dalla piattaforma B2Match. Come di consueto, è ampio e articolato il mondo Ho.re.ca, impreziosito dalla partecipazione della rete di ristoratori amici di Slow Food, dalle Osterie d’Italia, presente nei giorni della fiera, e dalla contemporaneità con SANA Food. L’edizione 2025 della fiera pone l’accento anche su importatori e distributori nazionali, i cui cataloghi rispecchiano la selezione presente all’evento. Oltre a questo, la grande esperienza decennale di rapporti con le osterie italiane sarà uno dei focus sui quali la fiera concentrerà la propria attenzione. A questo si aggiunge un importante lavoro di scouting degli operatori esteri grazie alla collaborazione con ICE e con agenzie specializzate.

Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow

Il Premio – attribuito dal pubblico e da una giuria di esperti – valorizza le migliori carte dei vini italiane e internazionali e torna nel 2025 con nuove categorie territoriali e un nuovo premio dedicato al mondo degli amari. È già possibile candidare il proprio locale del cuore, compilando il form del Premio.

Non c’è Slow Wine Fair senza Masterclass!

Anche a Slow Wine Fair 2025 si riconfermano le degustazioni guidate rivolte agli appassionati o ai professionisti del settore. Le masterclass portano i partecipanti a esplorare l’ampio panorama vitivinicolo italiano e internazionale e mostrano quali siano le componenti che contribuiscono a rendere un vino buono, pulito e giusto. Presto disponibili online per la prenotazione!

Gli OFF della Slow Wine Fair

Torna il programma di appuntamenti che in contemporanea a Slow Wine Fair si svolgono nei locali di Bologna e dintorni. Contestualmente al lancio del sito della manifestazione, parte anche la possibilità, per tutte le realtà del territorio bolognese, di candidare la propria iniziativa, che potrà poi essere inclusa nel programma ufficiale.