La rete Slow Grains Italia, fatta di contadini, mugnai, panettieri, pastai, pizzaioli, giovani gastronomi ma anche tecnici, si riunisce a Caltanissetta, sabato 20 e domenica 21 aprile per una due giorni dedicata ai grani tradizionali e alle loro potenzialità per un futuro più sano.
L’evento, organizzato da Slow Food Italia e Slow Food Sicilia con il contributo del Comune di Caltanissetta, ha l’obiettivo di dimostrare che una filiera sostenibile dei grani tradizionali è possibile, dal campo alla trasformazione, per arrivare fino alle nostre tavole.
Il miglioramento genetico, negli anni, ha portato a nuove varietà di cereali riducendo la biodiversità di quelle locali. Varietà “moderne” nella cui coltivazione si fa un ricorso sempre più spinto alla chimica di sintesi, per garantire alti i livelli di produzione. La rete Slow Grains si impegna a tutelare l’agrobiodiversità dei cereali antichi locali, la fertilità dei suoli e degli ecosistemi.
«Ripartire dai grani tradizionali significa non soltanto salvaguardare la biodiversità, ma anche costruire nuove opportunità di sviluppo dei territori e delle loro comunità, nuove economie rispettose del pianeta e delle sue risorse» afferma Roberta Billitteri, vice presidente di Slow Food Italia. «I grani tradizionali non appartengono a un passato al quale ritornare, piuttosto sono opportunità che guardano al futuro, dalle quali ricominciare, alternativa necessaria all’attuale modello di produzione cerealicolo. I produttori presenti a Caltanissetta sono la testimonianza che i loro grani favoriscono un’alimentazione più sana, modelli agricoli in armonia con l’ambiente, consumi locali e modelli virtuosi di economia circolare che alimentano e fanno crescere filiere locali, creano comunità e sono espressione dell’identità culturale di tanti territori».
Il programma
Palazzo del Carmine e piazza Garibaldi sono il palcoscenico di numerose attività dedicate alla filiera del grano. Il primo ospita momenti di approfondimento come convegni e workshop con istituzioni, rappresentanti della rete Slow Food ed esperti. La centralissima piazza Garibaldi è sede della mostra mercato a cui aderiscono i produttori siciliani e dal resto d’Italia, ma anche dei Laboratori del Gusto di Slow Grains dedicati al pane quotidiano, al cannolo ricotta e miele e alla birra artigianale. Nella stessa area è possibile assaggiare le diverse proposte del cibo di strada siciliano.
Slow Grains, la rete dei custodi dei grani tradizionali
La rete Slow Grains unisce produttori e trasformatori che in tutto il mondo recuperano e valorizzano le varietà locali dei cereali. Agricoltori custodi di semi che producono il grano in maniera sostenibile, mulini che macinano a pietra per produrre le farine, artigiani che le lavorano per ottenere pane, pasta e prodotti da forno. Sin dalla sua creazione la rete si è impegnata a difendere e diffondere la biodiversità cerealicola, promuovendone la reintroduzione per costruire filiere basate sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e per tutelare i territori. La sua forza risiede proprio nella grande capacità di coltivare e approfondire le relazioni dei soggetti che ne fanno parte, portando tutto questo patrimonio all’esterno della rete stessa.
The Road to Terra Madre
La due giorni di Slow Grains a Caltanissetta è parte del programma di The Road to Terra Madre, un calendario di eventi che toccano i principali temi che animeranno l’edizione 2024 del grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari. Terra Madre Salone del Gusto torna a Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre. L’evento di Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, nella 15esima edizione pone al centro il rapporto equilibrato degli esseri umani con la natura, e la necessità di rinnovare una nuova alleanza che sia basata sulla relazione e non sulla sopraffazione, a partire dal cibo.