Sabato 18 maggio torna anche in Sicilia lo “Slow Food Day”. Un
contenitore di iniziative come laboratori, mercati, visite in aziende e
momenti conviviali che coinvolgeranno tutte le Condotte Slow Food
italiane e siciliane in particolare.
<Quest’anno, come indicato dal presidente regionale di Slow Food, Fabio
Di Francesco – spiega Anastasia De Luca, presidente della Condotta Slow
Food di Catania – Abbiamo voluto unire le forze delle Condotte Slow
Food di Catania, Ragusa e Siracusa per fare rete e creare sinergia tra di
noi. Saremo tutti insieme il 18 a Marina di Ragusa per poter così offrire un
programma più intenso e dare la possibilità anche di conoscere realtà
diverse>.
<Mettiamo in contatto produttori e consumatori – continua De Luca – per
fare conoscere nuove aziende e nuove realtà. Infatti in piazza Duca degli
Abruzzi a Marina di Ragusa ci sarà uno spazio per un mercatino. In più
faremo un laboratorio del gusto sulla “Masculina da’ magghia” Presidio
Slow Food. La Condotta di Ragusa porterà la cipolla di Giarratana e la
cicerchia di Licodia Eubea, ma saranno tanti altri i prodotti d’eccellenza
delle tre Condotte in evidenza>.
Dalle 9 alle 12 nell’Aula Magna dell’Istituto Principi Grimaldi di Modica si
parlerà di Biodiversità, Giovani e agricoltura, Slow Food Sicilia e giovani,
con Gian Luca Pannocchietti, Orazio Palazzolo e Davide Fede. Saranno
presenti rappresentanti di alcuni Presìdi iblei e della Comunità Slow Food
di Modica per la tradizione del pane di casa assieme ai responsabili delle
Condotte Slow Food delle tre province.
Come detto, a Marina di Ragusa (piazza Duca degli Abruzzi) sempre
sabato, dalle 18 ci saranno produttori dei Presìdi, Comunità e i presidenti
delle tre Associazioni Slow Food di Catania, Siracusa e Ragusa.
<Lo scorso fine settimana, i soci e appassionati hanno effettuato un
viaggio immersivo, nel magico mondo dell’olio visto attraverso la lente
d’ingrandimento di Slow Food, un tema della “due giorni” dedicata all’olio
e organizzata dalla condotta di Catania> ci racconta Anastasia De Luca. La
prima giornata si è svolta a Bronte, con una passeggiata in un uliveto e la
sosta nel frantoio della famiglia Romano che hanno permesso ai
partecipanti, soci Slow Food, di conoscere meglio le tecniche di produzione
delle olive (in particolare nocellara dell’Etna) e poi di molitura. La giornata
si è conclusa con una degustazione di olio.
Altrettanto suggestiva la seconda giornata, che si è svolta a Catania nello
spazio dedicato al mercato “A Fera Bio-Slow Food Catania”, dove è stata
presentata la nuova “Guida agli extra vergine 2024” (Slow Food Editore).
Dopo l’apertura dei banchi espositivi si sono succeduti gli interventi di
Anastasia De Luca e Franco Motta del comitato regionale Slow Food.
Poi l’argomento olio è stato affrontato da Carmelo Maiorca. <La Guida nasce dal rapporto diretto col mondo olivicolo, particolarmente soggetto ai cambiamenti climatici. Comunque un mondo complesso ma ricco di aspetti importanti anche dal punto di vista salutistico grazie alla presenza, nell’olio, di polifenoli che combattono il colesterolo. Nella Guida – ha aggiunto Maiorca – sono censite circa 1070 aziende di cui 76 siciliane. Quindici sono le aziende esordienti e 64 gli oli biologici. Per la provincia di Catania sono presenti 6 oli>.
Presenti alcuni produttori di aziende recensite in questa 24/esima
edizione della Guida agli extravergini: Sciabacco (Mazzarrone), Sergio
Pappalardo dell’azienda Sikulus (S. Maria di Licodia), Laura Biondi
dell’azienda Greco (Centuripe), Alessandro La Bruna di Tenuta Omega
(Regalbuto) e Antonello Scaravilli dell’azienda Virzì (Cesarò). Di ciascuna
di queste aziende i presenti hanno potuto assaggiare un olio nella
degustazione guidata.
Riccardo Randello, agronomo, produttore e assaggiatore di olio, ha
parlato anche dell’aspetto economico. <L’olio è tante cose – ha detto –
ma anche reddito. In Sicilia siamo “condannati” a produrre eccellenze
perché la nostra terra si presta ma bisogna indirizzarsi verso il biologico e
fare rete>.