Scenari iconici quali la Scala dei Turchi di Realmonte e la Valle dei Templi di Agrigento, hanno fatto da cornice ad una edizione di “Sicilia in Bolle” da ricordare. Protagoniste le bollicine siciliane, ormai proiettate in un trend in ascesa su scala internazionale, grazie al coraggio ed alla dedizione di produttori illuminati, ma non solo. Quest’anno l’attenzione degli oltre 2000 partecipanti si è posata doverosamente sulla figura dello scomparso Alberto Gino Grillo, intitolandogli la prima edizione del Premio assegnato alle migliori etichette della spumantistica siciliana. Grillo insieme a Francesco Baldacchino oggi presidente AIS Sicilia, raccolse la sfida di promuovere la produzione degli spumanti siciliani allora misconosciuti. E’ stata infatti AIS Sicilia dieci anni fa a credere fortemente nel rilancio delle bollicine, proprio con AIS Agrigento.
Federico Quaranta, autore e conduttore Rai ha condotto da par suo il Convegno “Prospettive della spumantistica siciliana tra studi e sperimentazione”, facendo anche parte della Giuria che ha attribuito i riconoscimenti nelle varie categorie. Ma è stata davvero una “tre giorni” intensa, ricca di eventi e di emozioni, declinata tra la Valle dei Templi di Agrigento e il piccolo promontorio marnoso della Scala dei Turchi di Realmonte. Straordinaria la partecipazione a ben quattro Masterclass d’eccezione, ed al Convegno stesso di approfondimento sulle prospettive del comparto. I banchi d’assaggio hanno registrato presenze oltre le più rosee aspettative, in una serata conclusiva che ha visto ospiti illustri.
La Cena di Gala presso Casa Diodoros sotto il Tempio della Concordia, declinata a quattro mani da Tony Lo Coco, chef stellato de I Pupi di Bagheria e presidente de “Le Soste di Ulisse”, insieme a Salvatore Gambuzza chef del Mangia’s, ha deliziato i numerosi invitati ed ospiti, quali Sandro Camilli, presidente AIS Italia; Paolo Tamagnini, relatore e commissario nazionale AIS Italia; Maurizio Dante Filippi, miglior sommelier d’Italia 2016; Alessia Bizzarri, responsabile club AIS Belgio. Presente il canale televisivo tematico WineTV.
Una decima edizione da record quindi per Sicilia in Bolle, festival di punta sul comparto spumantistico siciliano, nato per una scommessa e cresciuto insieme ai vini spumanti e al loro mercato.
Ma qual è attualmente lo stato dell’arte del comparto spumantistico sul territorio ? Numeri e prospettive sono state sciorinati da Gioele Micali, responsabile eventi AIS Sicilia, Paolo Tamagnini, relatore e commissario nazionale AIS Italia, Maurizio Dante Filippi, miglior sommelier d’Italia 2016, Gaetano Aprile, direttore IRVO, Riccardo Velasco, direttore CREA-VE, Luigi Salvo, coordinatore degustatori AIS Sicilia, e Claudio Di Maria, miglior sommelier di Sicilia 2023 e miglior sommelier Etna 2024.
In Italia si assiste ad una forte crescita. È di circa un miliardo, infatti, il numero di bottiglie prodotte nello scorso anno. Di queste solo 36 milioni sono di Metodo Classico. La maggior fetta viene fagocitata dal fenomeno “Prosecco”, di cui il 40%, però, viene destinato alla mixology. Solo il 7% va all’Asti spumante.
Aumenta il numero delle vendite degli spumanti low cost a discapito di quelli di qualità. Negli ultimi periodi si è assistito ad una destagionalizzazione del prodotto. Inoltre i giovani della fascia 18-29 anni non consumano spumanti perché “non li conoscono”. Li considerano una semplice bevanda gassata alla stessa stregua della birra. Un dato di fatto dettato, purtroppo, da forte ignoranza e dalla mancanza di scelte di qualità. Sarà prossimo lavoro dei comunicatori, allora, informare i giovani su un consumo consapevole di questa tipologia. Un’altra deriva – che probabilmente potrà essere trasformata in opportunità di vendita – sono gli spumanti dealcolati coi quali nei prossimi anni potremo avere a che fare più frequentemente.
I consumi, però, sono in calo. Funzionano i volumi, ma il loro controvalore è inferiore di gran lunga rispetto, ad esempio, alla Francia. Rimane invariata, invece, l’espressione e il suo conseguente ruolo del vino a tavola: deve far star bene gli astanti. È il messaggio che lo spumante deve dare al commensale, ma soprattutto ai giovani. Scomporne gli elementi e raccontarlo attraverso la storia, la persona, l’anima, gli aneddoti, i rischi dei produttori. Dev’essere una narrazione che abbia un proprio fondamento.
Bisogna uscire da un’area di comfort e fornire le emozioni a chi vuole ascoltarle, trasmettendo la mera concretezza del prodotto. Ed è qui che si genera il naturale livellamento tra una masterclass e una sala di ristorante: lo spumante deve indurre il consumatore a portarsi a casa una sana e stimolante curiosità.
In Sicilia, invece, il fenomeno viaggia negli ultimi anni sugli energici binari di una rampa di lancio. Così come il vino fermo siciliano. Nel 2012 erano solo 250mila le bottiglie prodotte. Oggi siamo poco sotto i 2 milioni. Si cerca il mercato, incontro a cui i produttori devono andare. E ci vanno oggi con la linea dei frizzanti in cui eccellono piacevolezza, godibilità e immediata fruibilità.
La Sicilia rimane regione molto vocata alla produzione di spumanti. L’Isola, infatti, come detto ha la superficie di collina vitata più estesa d’Italia ed è stata AIS Sicilia dieci anni fa a credere fortemente nel rilancio delle bollicine per bocca di AIS Agrigento. L’associazione, infatti, ha fortemente investito nella collaborazione con le istituzioni regionali e provinciali, diventando per le aziende vinicole megafono di comunicazione e strumento di collegamento tra i produttori e i consumatori.
Ed è stato proprio questo il senso del concorso enologico “Premio Alberto Gino Grillo”, che ha visto una pluralità di valutazioni attraverso pareri provenienti da tre categorie differenti di giudici: i degustatori ufficiali AIS Sicilia, quello dei ristoratori e quello dei giornalisti. Oltre al riconoscimento del vino top, anche tre categorie come innovazione, abbinamento gastronomico e piacevolezza. «Tanti riconoscimenti quest’anno – dice Francesco Baldacchino, presidente AIS Sicilia – frutto di tanti punti di vista e di giudizio, di tante visioni di interpretazione dello spumante, che hanno permesso di decretare un ampio ventaglio di aziende premiate».
Questa decima rassegna è stata onorata anche della presenza di Sandro Camilli, presidente AIS Italia: «Faccio un plauso per l’organizzazione del concorso enologico che ha visto la partecipazione anche delle categorie ristoratori e giornalisti. Attraverso il giudizio di questi ultimi due si è potuta generare un coro di opinioni di valore da parte di chi il vino lo consiglia e lo consuma realmente».
Focus singolare sulla divisione mixology dove è necessaria grande opera comunicativa per la valorizzazione dei prodotti legati al territorio. Con questo spirito i nove concorrenti si sono sfidati per aggiudicarsi il premio Memorial Marisa Leo vinto dalla messinese Deborah Santoro con il cocktail “Dolce Amaro”, che si aggiudica un buono da 500 euro da spendere presso Colomba Bianca, una valigetta con set professionale per barman offerta da Enoteca Corona, una glacette di design offerta da Broggi1881 e ancora una magnum da tre litri di Amaro Amara. Per tutti i concorrenti una magnum di Colomba Bianca “Lavì” e una bottiglia di Amaro Amara. A giudicare i concorrenti due giurie, una tecnica e una degustativa. Secondo classificato è Andrea Scarpato, mentre terzo è Andrea Spataro.
Nella serata conclusiva di festa battuti tutti i record, con un party gremito da oltre 2000 persone, a valorizzare la presenza di 65 cantine espositrici che hanno condiviso i racconti e le storie di famiglia che stanno dietro al gran numero di bottiglie stappate. Numerosa la presenza di ospiti nazionali e esteri, come Federico Quaranta, autore e conduttore Rai.
La pista da ballo del Madison di Realmonte ha fatto da scenario alla lunga notte di Sicilia in Bolle e di AIS Agrigento Caltanissetta, dove si sono esibiti l’orchestra samba del maestro Marco Puma prima e tre dj poi Maurizio Messina, Roberto Marcolo e Giannino.
Ecco tutti i vini premiati del concorso enologico di Sicilia in Bolle 2024 “Premio Alberto Gino Grillo”
Categoria Vini Frizzanti
Vino frizzante top giuria degustatori AIS: Terre di Gratia Biancomosso
vino frizzante gastronomico giuria degustatori AIS: Bagliesi Sofì
Vino frizzante innovativo giuria degustatori AIS: La Contea bianco
Vino frizzante piacevolezza giuria degustatori AIS: Tenuta Gorghi Tondi Babbìo
Vino frizzante top giuria ristoratori: Navarra Zahr
Vino frizzante top giuria giornalisti: Mandrarossa Calamossa
Categoria Metodo Charmat
Vino charmat Top giuria Degustatori AIS: Fazio Blanc de Blancs
Vino Charmat innovativo giuria Degustatori AIS: Castellucci Miano Brut
Vino Charmat gastronomico giuria Degustatori AIS: Tornatore Valdemone
Vino Charmat piacevolezza giuria Degustatori AIS: Tenute Lombardo “Sua Altezza 650” 2023
Vino Charmat Top giuria ristoratori: Coppola1971 Grecanico Brut
Vino Charmat Top giuria giornalisti: Duca di Salaparuta Duca Nero
Categoria Vino Metodo Classico
Vino Metodo Classico Top giuria Degustatori AIS: Murgo Barone Emanuele 2011
Vino Metodo Classico innovativo giuria Degustatori AIS: Donnafugata Brut 2019
Vino Metodo Classico gastronomico giuria Degustatori AIS: Fina Pas Dosè 2019
Vino Metodo Classico piacevolezza giuria Degustatori AIS: Tasca d’Almerita Brut 2020
Vino Metodo Classico Top giuria ristoratori: Alessandro di Camporeale Metodo Classico 2019
Vino Metodo Classico Top giuria giornalisti: Cristo di Campobello Extra Brut 2019
Categoria Metodo Classico Rosè
Vino Metodo Classico Rosé Top giuria Degustatori AIS: Patria Palici 2015
Vino Metodo Classico Rosé innovativo giuria Degustatori AIS: La Contea Etna Doc
Vino Metodo Classico Rosé gastronomico giuria Degustatori AIS: Colomba Bianca “595” 2018
Vino Metodo Classico Rosé piacevolezza giuria Degustatori AIS: Tasca d’Almerita Brut Rosè 2019
Vino Metodo Classico Rosé Top giuria ristoratori: Murgo Etna Doc 2017
Vino Metodo Classico Rosé Top giuria giornalisti: Principi di Butera Nero d’Avola Rosè
Premio speciale Broggi1881
Vino con il punteggio più alto in assoluto: Murgo Barone Emanuele 2011
Il prestigioso Premio è stato ritirato da Michele Scammacca del Murgo alla presenza dei familiari di Alberto Gino Grillo.