I rioni si riempiono di colori e suoni. I vicoli sembrano alvei di torrenti in cui scorre rumorosamente la storia. Momenti di grande eccitazione si alternano a momenti in cui sembra tutto tornare calmo. Tutta Motta Sant’Anastasia sta vivendo le Feste Medievali con la grande passione di sempre ma con una consapevolezza in più: questo appuntamento può diventare attrattivo per un turismo che oggi è sempre più in movimento, quello basato sulle tradizioni antiche. E di anno in anno si stanno affinando meccanismi che possono condurre a un ulteriore salto di qualità e verso programmi ancora più ambiziosi.
<Nove giorni di cortei, iniziative, rappresentazioni sono molto impegnativi – spiega Sandro Tinnirello, presidente dell’Associazione Casa Normanna del Rione Vecchia Matrice – Il nostro rione è infatti totalmente coinvolto nell’organizzazione e questi giorni sono un banco di prova per tutti. Dai giovanissimi che magari si limitano a fare da sbandieratori sino ai più grandi che non si tirano mai indietro. Una cosa è certa: il coinvolgimento totale, passionale, irrefrenabile di tutti gli appartenenti>.
Come “Sbaina”, pseudonimo di Turi Tinnirello, 82 anni suonati. Il decano. Un esempio di dedizione totale alle Feste Medievali e al proprio rione Vecchia Matrice. Mai neanche un minimo dubbio prima di rimboccarsi le maniche, magari salire su una scala e mettersi a piantare chiodi per realizzare uno stand o qualunque altra cosa necessaria per il buon nome del Rione e per la buona riuscita delle “Feste”.
Ed è proprio questa la “cifra” delle Feste Medievali: la passione – irresistibile – che coinvolge completamente. Nessuno si tira indietro per tutta la loro durata. Una sorta di autentica mobilitazione generale proprio come avveniva in passato, nel Medioevo, quando c’era una invasione, un conflitto alle porte.
Oggi l’unica invasione, pacifica ma da dover comunque in qualche modo… fronteggiare è quella delle diverse migliaia di visitatori che affollano per nove giorni consecutivi i luoghi della storia.
Nove giorni in cui si vive in totale sintonia, e in cui i tre rioni sono accomunati dalla devozione a Sant’Anastasia, Patrona del paese, ma fermamente divisi da una storica rivalità che non permette a nessuno di sconfinare da un rione all’altro. Basta un’occhiata, uno sguardo, e qualunque eventuale tentativo – casuale o voluto che sia – viene stoppato sul nascere.
E’, questa, la magia delle Feste Medievali. Le regole non scritte che affiancano le tradizioni in cui, comunque, tutti si riconoscono. E che turisti, visitatori e cultori della storia percepiscono subito. Tra un concerto di musiche medievali e un assaggio del cibo preparato dai Rioni. Al “Vecchia Matrice” si cena con minestre della tradizione con cereali (ceci o lenticchie) e carne a volontà, in complesso con un ricco menù completato da diverse varietà di dolci squisiti preparati con cura e arte dalle donne del rione. Oppure come stasera (sabato), con l’ultimo appuntamento con la “Cena a corte” in cui il desinare è pure un tuffo nella storia grazie agli sguardi magnanimi di “re e regina” incoronati per una sera.
La “mobilitazione” è totale, così come la dedizione alla buona riuscite delle Feste. L’obiettivo è che se ne possa parlare con orgoglio per un anno, fino ai preparativi per le successive o per la “Festa grande” che non ha cadenza annuale ma che è sempre attesissima da tutti.
Oggi e domani, quindi, ultimi appuntamenti delle Feste Medievali. Al “Vecchia Matrice” grande fermento con sbandieratori, musici, danzatrici orientali, la Compagnia dei Barda e DragonFire dell’Associazione Casa Normanna. Anche in questi ultimi giorni apertura alle 20,30 con un corteo che parte da via Manzoni e prosegue per via Castello. Gli spettacoli si svolgono tra Piazza Matrice, piazza Dante e piazza Castello. In una atmosfera unica, ricca di calore ed entusiasmo, guardata a vista dallo splendido dongione normanno che sovrasta le viuzze del centro.