La stessa emozione che la delegazione AIS Catania è riuscita a regalare ai presenti lo scorso 7 agosto 2024 presso la 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝 𝐇𝐨𝐭𝐞𝐥 𝐅𝐚𝐫𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢, durante il concerto “Maestoso, ma appassionato” che ha visto co-protagonisti Alessio Pianelli, violoncellista e compositore siciliano e i vini dell’azienda vitivinicola siciliana Tenuta Incarrozza.
Concerto inserito all’interno della tanta attesa rassegna musicale “Villa Pennisi in Musica”, che vede nella persona di David Romano il direttore artistico del Festival, nata dalla generosità della famiglia Pennisi che ogni anno mette a disposizione gli spazi interni e il meraviglioso giardino della casa che fu del grande compositore Francesco Pennisi. Qui le note dei musicisti si fondono in un’avvolgente armonia, capace di incantare chiunque si appresta all’ascolto grazie, alla tecnica ingegneristica e al connubio tra MusicaLab e Archlab.
Un evento unico in grado di coinvolgere centinaia di giovani artisti e musicisti di fama internazionale impegnati nelle esclusive masterclass e nei concerti serali.
Maria Grazia Barbagallo vicepresidente AIS Sicilia e delegata AIS Catania, da ben 10 anni collabora con Villa Pennisi in Musica, proponendo ad ogni concerto una buvette, presenziata da sommelier della delegazione, di etichette provenienti dal mondo vitivinicolo siciliano. Quest’anno Barbagallo e David Romano, hanno impreziosito il fitto programma della kermesse musicale con una serata speciale dedicata a uno degli abbinamenti più amati di sempre: quello tra musica e vino.
Se il vino racchiude una serie di note sensoriali che lo identificano a partire dal colore, dal bouquet olfattivo e dal gusto, dall’altra la musica può aiutare a descrivere e ad intensificare la sensazione percepita in un abbraccio piacevole di emozioni.
Conosce bene questo aspetto Giuseppe e Caterina Pellegrino, i patron dell’azienda Tenuta Incarrozza sita ai piedi del vulcano Etna i quali, ogni anno, sposano l’idea di portare all’interno di Villa Pennisi in Musica le loro etichette da degustare durante i concerti.
Vini in grado di dialogare ed entrare in perfetta sintonia con la musica come hanno dimostrato egregiamente quelli presenti in degustazione durante l’esclusivo concerto del noto maestro Pianelli. Precisamente il Bianco “Uve d’Agosto” un blend inedito dato dal connubio di uve Grillo e Petit Manseng; esprime al naso un intenso caleidoscopio di sentori fruttati quali pesca bianca, cedro, aromi di salvia e rosmarino seguiti da una delicata nuance erbacea. In bocca decisa la freschezza che accompagna un finale di soave sapidità.
Interessante l’Alicante Rosato, affinato in barriques a stretto contatto cin le sue fecce fini, e il rosso Uve d’Agosto, fusione magistrale tra due vitigni: il Syrah e l’Alicante. Non poteva mancare il passito Ponte Rosa frutto delle uve di Petit Manseng, nettare ambrato dall’inebriante persistenza gusto-olfattiva.
Ad accompagnarli i 𝐟𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐨𝐝 realizzati da 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐨, chef del ristorante Grand Hotel Faraglioni.
Il tutto è avvenuto in una cornice paesaggistica intrisa di vibranti emozioni dettate dalle note del maestro Alessio Pianelli, violoncellista e compositore siciliano, nonché uno dei nomi di spicco di Villa Pennisi in Musica che quest’anno lo ha visto inizialmenteprotagonista di un concerto presso la Basilica San Sebastiano Acireale, insieme a Mario Montore.
Insegnante presso il Conservatorio di Trapani e l’accademia internazionale di musica Avos Project di Roma, Pianelli è figlio di una scuola di grandi maestri come: Giovanni Sollima e Thomas Demenga da cui ha appreso i valori più autentici della musica.
Passione, studio, ricerca e maestria tecnica oggi sono tutti gli elementi vincenti che gli permettono di vivere un’appassionata attività solistica e cameristica in giro per l’Italia, Svizzera, Francia, Germania, Belgio e Giappone.
Un talento apprezzato dunque in tutto il mondo che però non ha mai dimenticato il legame con la sua terra, come dimostra la collaborazione di lunga durata con l’etichetta discografica palermitana Almendra Music, con cui ha inciso e pubblicato 4 CD: “Prèlude”, “Hindemith, Beethoven, Brahms”, “Sulla Quarta” e “ISA”.
All’attività di violoncellista, Pianelli negli ultimi anni, ha affiancato quella di compositore, riuscendo ad esprimere in toto la sua arte e la sua genialità creativa. A confermarlo le numerose vittorie in concorsi nazionali e internazionali: il Primo Premio e il Premio Speciale “Città di Porec” all’International Cello Competition “Antonio Janigro” in Croazia; il Primo Premio al concorso internazionale di composizione “In Clausura” organizzato da Ravenna Festival e la Borletti Buitoni Fellowship.
Ecco che con le note del suo violoncello, durante il concerto, è riuscito a creare un’atmosfera suggestiva; in particolare con l’op. 8 – Kodály per violoncello solo, la suite nr.5 per violoncello solo di Bach, per poi stupire i presenti con la sua composizione dal titolo “Silent Woods?” (foreste silenziose). Tocchi decisi ed eleganti di rilevante accordo.
A tal proposito, lo abbiamo intervistato per conoscere meglio il suo rapporto con la musica e con un Festival così di successo come Villa Pennisi in Musica.
Come definiresti la tua musica?
La mia musica è racconto, istinto ed emozione, proprio come quella che avete ascoltato stasera, ispirata ad una storia. Specchio istintivo quanto fedele di ciò che sono. Cambia con gli anni, rivela i miei sogni, la mia cultura, il mio passato. Tutto parte dal cuore per poi essere filtrato dalla mente.
Importante la tua presenza all’interno di una kermesse di rilevanza nazionale come Villa Pennisi in Musica. Quali sono stati gli appuntamenti che ti hanno visto protagonista? E quali sono i tuoi prossimi progetti?
Tornare in Sicilia e prendere parte di questa famiglia è sempre una grande emozione. Sono stati giorni di arricchimento che mi hanno visto svolgere il ruolo di docente all’interno del MusicaLab ovvero, un laboratorio di formazione dedicato a giovani musicisti che vogliono condividere e conoscere tutti segreti della musica classica. Ma non solo, il 4 agosto durante il concerto presso la Basilica di San Sebastiano insieme a Mario Montore ed infine qui ospite della delegazione AIS Catania, concludendo così la mia stagione estiva.
Progetti che per amicizia e passione ho deciso di portare a termine all’interno di quello che può essere definito il mio “anno sabbatico” dedicato alla riflessione, già scaturita durante il periodo del Covid, sul valore che la musica ricopre per le persone e per i musicisti. Ecco perché per il resto del 2024 il mio unico obiettivo sarà dedicarmi ai miei allievi, alla ricerca, allo studio e alla composizione. Un periodo necessario per comprendere ciò che veramente voglio fare e proporre. Tante sono le idee e i progetti da portare avanti, tra questi rientra sicuramente la voglia di dare molto più spazio creativo alla composizione. Il prossimo anno ripartirò con due tournee in Giappone e Argentina.
Cosa rappresenta per te Villa Pennisi in Musica?
Tanta energia e condivisione, due elementi indissolubili che racchiudono la forza di un progetto di grande valore culturale ed artistico.
Ospite d’eccezione della delegazione AIS Catania durante la serata che ha visto unire due diverse espressioni dell’arte: quella musicale e quella vitivinicola. Cosa ne pensi di questo connubio?
Appena ricevuta la proposta di creare un concerto affiancato successivamente da una buvette di vini in degustazione, ho accolto con piacere l’idea di presentare e raccontare contestualmente la mia musica. Si tratta di eventi dal grande potenziale in grado, con i giusti mezzi, di coinvolgere maggiormente quella gran parte di pubblico che spesso, spaventato dalla rigidità degli ambienti accademici, rinuncia alla bellezza dell’arte.