E’ stato pubblicato in data 27 luglio nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il decreto ministeriale di riconoscimento del Consorzio di tutela dell’Uva da Tavola di Canicattì IGP attraverso il quale il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste conferisce all’organismo consortile l’incarico a svolgere le funzioni previste dall’art. 14 della legge n. 526/99 ovvero valorizzazione, promozione, vigilanza, tutela e cura generale della denominazione di riferimento.
“E’ una grandissima gioia: da questa mattina il Consorzio di tutela dell’Uva da Tavola di Canicattì IGP è realtà. Sottolineo, con grande soddisfazione, che esso vanta una rappresentatività di quasi il 100% delle uve certificate ed esserne alla guida è senza dubbio motivo di grande orgoglio. Per questo desidero ringraziare pubblicamente tutti i soci produttori che, con me e come me, credono in questo progetto. Desidero inoltre ringraziare per l’impegno profuso ad ottenere tale risultato la dottoressa Rita Serafini, professionista di comprovata esperienza nel settore dei consorzi di tutela e della valorizzazione e tutela delle produzioni DOP e IGP, che ci ha guidato e supportato lungo tutto l’iter di riconoscimento”.
Con queste parole “Marsello” Melchiorre Lo Sardo, Presidente del Consorzio di tutela dell’Uva da Tavola di Canicattì, commenta la notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale di riconoscimento del Consorzio di tutela.
Da oggi, dunque, si scrive un nuovo capitolo nella storia dell’Uva da Tavola di Canicattì IGP riconosciuta dall’Unione Europea con Reg. CE n. 2325 del 24.11.97 pubblicato sul GUCE serie L n. 322 del 25.11.97 e un nuovo importante protagonista entra a far parte del sistema nazionale dei Consorzi di tutela.
Le sinergie tra produttori messe in campo finora si moltiplicheranno grazie al contributo di tutti i soci perché l’Uva da Tavola di Canicattì IGP merita la giusta valorizzazione e il corretto posizionamento sul mercato.
“L’organismo consortile – commenta il Vice Presidente Giovanni Giglia – da domani inizierà a lavorare ponendo le basi per la gestione efficace ed efficiente delle aree di competenza. Tutto questo si svilupperà su una linea di marcia ben chiara e condivisa fra tutti i soci, ovvero quella di lavorare nell’ottica di responsabilità sociale pilastro indispensabile dello sviluppo sostenibile. A ciò si aggiungeranno passione, dedizione e determinazione fondamenti vitali del successo di una denominazione!”.