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L’uva da tavola Igp di Mazzarrone verso nuovi mercati

Concluso il Festival internazionale che ha visto migliaia di presenze e marchi di primo piano. Adesso si aprono nuove prospettive per un prodotto di eccellenza

L’obiettivo è stato centrato. Parlare dell’uva da tavola Igp di Mazzarrone come cardine su cui far girare un forte sviluppo del settore. Stavolta senza sterili campanilismi o “battaglie” tra regioni. E così Sicilia e Puglia potranno andare a caccia di nuovi mercati, forti di una “alleanza” basata su ricerca, sperimentazione, innovazione. Tre giorni per dimostrare come Mazzarrone possa diventare centro di riferimento di tutta la Sicilia, la “torre di controllo” di un volo che deve portare l’uva da tavola verso mercati lontani. Ecco la sintesi del 16° Festival Internazionale dell’uva da tavola Igp, che si è conclusa ieri (domenica), vetrina di un settore che nel solo territorio di Mazzarrone e dei Comuni limitrofi, coinvolge oltre 150 produttori associati, per una produzione che, nel 2023, ha sfiorato le diecimila tonnellate.

Un talk impreziosito dalla cornice creata dallo chef Angelo Scuderi, presidente dell’Associazione cuochi e pasticceri etnei, che ha deliziato gli ospiti e le autorità con un magnifico risotto all’uva, curcuma, pepe nero e ragù di pollo. Non è mancata neanche l’innovazione: la pinsa romana -quella di Corrado Di Marco che l’ha inventata!-in una inedita versione dolce. Unione di eccellenze quindi per Di Marco Taste Different e l’Uva da Tavola di Mazzarrone che Scuderi porterà a Siracusa al prossimo G7 Agricoltura.

La grande kermesse, seguita – nelle tre giornate – da diverse migliaia di persone ha messo in luce anche arte, cultura e folclore dedicati all’uva da tavola. Le migliaia di presenti hanno potuto ammirare anche i tappeti di arte effimera e le sculture “Acini d’arte”, alcuni realizzati da artisti locali.

Apprezzatissimi dal pubblico che in gran numero e da tutta la Sicilia non ha voluto mancare all’evento, anche i vini proposti in pairing con le preparazioni dello chef, servite rigorosamente nel packaging interamente compostabile ad impatto zero di “Tusibìo”. Lo spumante metodo classico da nerello mascalese “Femina” di Cantine Patria, pregiate bollicine rosè dell’Etna che hanno recentemente ricevuto la medaglia d’argento al “Concours Mondial de Bruxelles” ed i vini del territorio della Docg Cerasuolo di Vittoria di Beniamino Fede.

E per assicurare pieno sostegno della Regione Siciliana agli sforzi che a Mazzarrone Comune e Opas (l’organizzazione dei produttori) fanno in questa direzione è venuto anche il neoassessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, che nelle conclusioni del convegno nazionale che si è svolto nell’aula consiliare del Comune, ha fatto il punto sul settore <Garantisco – ha detto l’assessore Barbagallo – il massimo impegno della Regione per il settore agricolo. Il mio mandato è cominciato da poco ma ho trovato un grande lavoro svolto dal mio predecessore Sammartino, volto a dare agli agricoltori e a tutto il comparto, le risposte che chiedono ai loro problemi e alle loro iniziative>. L’assessore ha parlato delle nuove emergenze, come i cambiamenti climatici cui la Regione ha dedicato un piano di interventi per aumentare le disponibilità idriche. E anche delle nuove importanti sfide come “Sicily 2025”, vale a dire il titolo di regione enogastronomica d’Europa che offrirà all’Isola, l’anno prossimo, una vetrina continentale di grandissimo rilievo per tutti i nostri prodotti di eccellenza e per tutti i settori collegati, Turismo, Agricoltura, Beni Culturali, chiamati a fare quanto mai sistema.

La forte intesa fra il Comune di Mazzarrone, rappresentato dal sindaco Giovanni Spata e dal presidente del Consiglio Giovanni Picarella, e l’Opas, presieduta da Nunzio Busacca, è stata il perno delle tre giornate del Festival e soprattutto del convegno nazionale a cui hanno preso parte docenti universitari, esperti del settore, produttori. Ognuno, per la propria parte, ha portato un contributo di idee, esperienze, conoscenze che adesso è diventato patrimonio comune. Base fondamentale per lanciare l’uva da tavola alla conquista di nuovi e più importanti mercati.

Anche i rappresentanti dei produttori pugliesi hanno riconosciuto che questa tre giorni, con al centro il convegno nazionale, sarà la pietra miliare per cambiare radicalmente l’approccio nei confronti dei mercati. Confermando il valore delle qualità tradizionali di uva da tavola ma anche spingendo sul cammino (iniziato già da circa 5 anni) della sperimentazione di varietà che possono affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e delle tendenze.

Nel corso del convegno, dopo i saluti istituzionali del sindaco Giovanni Spata e del presidente del consiglio comunale, Giovanni Picarella, fautori dell’iniziativa anche in funzione di sviluppi futuri, è intervenuto Nunzio Busacca, presidente dell’ “Opas” e co-organizzatore dell’evento, che ha auspicato la creazione del marchio “Igp Sicilia dell’uva da tavola”, e proposto di intensificare la collaborazione con le università e con i produttori di Sicilia e Puglia. Pieni di dati relativi alla sperimentazione e alle innovazioni varietali sono stati gli interventi a cominciare da quello di Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, che ha parlato dell’importanza dell’associazionismo. Dati su sviluppo del comparto, innovazione, pericoli del cambiamento climatico, sperimentazione e nuove varietà di uve senza semi, sono stati al centro dei temi trattati dai docenti universitari Rosario Di Lorenzo e Alessandra Gentile e dagli altri relatori tra cui Filippo Ferlito, Francesco Scollo, Antonino Azzaro e gli esperti pugliesi, Rocco Perniola, Giacomo Suglia, Costantino Pirolo e Massimiliano Del Core.

Nel corso della serata dedicata alla consegna del premio “Grappolo d’oro”, inframmezzata da vari momenti artistici, hanno ricevuto il riconoscimento Fabio Ingallinera (executive chef del ristorante piemontese stellato “Nazionale”), il cantante lirico Salvatore Cilia e l’azienda agricola Spatarfrutta.

Un momento molto toccante ha visto salire sul palco la famiglia Bonfissuto, pasticceria di Canicattì nota in tutto il mondo, premiati per la accoglienza riservata in passato a un gruppo di giovani mazzarronesi. Accanto a Giulio, la moglie e i due figli del fratello Vincenzo scomparso prematuramente proprio poche settimane addietro.

<La nostra festa dell’uva – spiega il sindaco Giovanni Spata – non è solo un evento fatto di spettacolo, folclore e tradizioni ma vuole anche ricordare l’importanza di questo settore per l’economia di Mazzarrone e di tutta la zona. Tanto che le nostre aziende si stanno adeguando alle esigenze del mercato che cerca nuove varietà e l’Amministrazione collabora con ogni energia in questa direzione>.

<Abbiamo messo insieme il mondo accademico, le istituzioni e gli agricoltori. Ognuno ha portato competenze ed esperienze. Da questa sinergia stiamo creando le condizioni per avere nuove varietà che stiamo già sperimentando da sei anni. Insieme agli amici produttori pugliesi ci saranno nuove occasioni di sinergie>.