C’è uno chef siciliano, il milazzese Dario Pandolfo, tra quelli che hanno ricevuto una particolare menzione nella nuova guida “Alberghi e ristoranti d’Italia 2024” del Touring Club Italiano. Da aprile 2022 guida il ristorante Calaluna dell’hotel Le Calette di Cefalù per cui era già stato premiato tra “Le migliori 10 nuove aperture in Italia 2022”. Lo scorso anno era stato premiato durante la presentazione della Guida dei ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso con il premio speciale “Tradizione Futura” con la motivazione: “Chef che si è distinto per la capacità di interpretare e reinventare al meglio i piatti e gli ingredienti dei territori in cui opera e più in generale della grande cucina classica nazionale, contribuendo così a riscriverne il ricettario futuro“.
Sempre lo scorso anno lo chef Pandolfo è stato premiato a Salice Salentino in provincia di Lecce da Vinoway con il premio “Miglior ristorante sud Italia 2023”, riconoscimento conferito da una giuria di massimo rilievo nazionale nel mondo enogastromico che ha come obiettivo di investire sulle nuove generazioni di cuochi.
Pandolfo (nella foto sotto) è tornato in Sicilia dopo varie esperienze europee e dopo quattro anni al St. Hubertus di San Cassiano in Badia, come chef de partie nella brigata tristellata di Norbert Niederkofler. Attentissimo ai dettagli e minuzioso nella ricerca sulla materia prima, il cuoco classe ’91 propone una cucina contemporanea e internazionale dai sapori decisi ed equilibrati.
A oltre 30 anni dalla prima edizione, la guida del Touring Club Italiano “Alberghi e ristoranti d’Italia 2024”, curata da Teresa e Luigi Cremona, conferma la strada intrapresa nel segno della valorizzazione e sostenibilità del nostro Paese valorizzando sempre più i nostri territori e le giovani promesse della ristorazione italiana. Oltre 3500 strutture accuratamente selezionate per dormire e mangiare e più di 450 indirizzi per acquisti a chilometro zero.
Sono 58 gli itinerari che raccontano sapori e profumi della terra, del mare e della tradizione dei nostri borghi e delle grandi città. Percorrendo queste “strade del gusto” si scoprono e riscoprono le loro peculiarità gastronomiche e i prodotti tipici, ristoranti, trattorie o indirizzi per lo street food da provare e tenere a mente, ma anche botteghe enogastronomiche, cantine ed enoteche, pasticcerie e forni, e ancora caseifici e aziende agricole per acquisti a chilometro zero.
Alla valorizzazione dei territori fa riferimento anche l’indicazione dei paesi Bandiera Arancione: nella guida, sono oltre 200 le strutture selezionate nelle piccole eccellenze dell’entroterra certificate dal Touring Club Italiano.
Il premio “Top di domani” invece esprime lo sguardo del Touring rivolto al futuro. Quest’anno i 4 giovanissimi chef selezionati in tutta Italia che si distinguono per talento, curiosità, spiccata personalità e sensibilità nell’interpretare la propria professione sono:
Guido Paternollo, executive chef del Pellico3 di Park Hyatt a Milano, che propone una cucina gourmet, ma con una base profondamente mediterranea, improntata sul ritmo delle stagioni, sulla qualità della materia prima. Una cucina che lascia il segno per vivacità e varietà dei sapori.
Irina Stratan, sous chef de La Paterna di Giavera del Montello (TV), ha tanto estro, molta voglia di creare, tempra e mano leggera e realizza una cucina equilibrata e ben presentata che attinge alla tradizione, a materie prime di qualità. Alcune ricette sono indubbiamente originali. È uno dei migliori talenti under 30 d’Italia.
Giulio Gigli, chef e fondatore di UNE a Foligno (PG), firma una cucina d’avanguardia che restituisce quanto imparato durante le esperienze lavorative nel mondo, valorizzando, attraverso innovazione e tecnica, i prodotti del territorio, anche dimenticati, come la roveja o la fagiolina del Trasimeno.
Dario Pandolfo, chef di Cala Luna di Cefalù (PA), classe 1991,che presenta una cucina ispirata al “cibo da strada” e ai piatti della tradizione siciliana, così come ai classici internazionali dei grandi hotel del mondo. Il risultato è una cucina contemporanea “naturale”, semplice, attenta alla sostenibilità e in grado di valorizzare ogni singolo ingrediente.