L’Accademia Italiana della Vite e del Vino, quella di Agricoltura di Torino, l’Accademia dei Georgofili, la Gioenia di Catania, e quella degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, si sono riunite sull’Etna in una vera e propria tornata di studio e di visite tecniche, finalizzate alla conoscenza della viticoltura etnea, della sua evoluzione e resilienza.
L’evento nato dalla sinergia tra enti accademici e scientifici nazionali si è aperto presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania che ha ospitato il Convegno “Verso l’Etna: un percorso di conoscenza e valorizzazione”. Nell’occasione sono stati divulgati alcuni risultati ottenuti nell’ambito del progetto Agritech, finanziato dal PNRR.
L’iniziativa, ha avuto come focus la valorizzazione delle peculiarità ambientali, agronomiche e culturali del territorio etneo.

Al Convegno hanno partecipato Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Francesco Priolo Rettore dell’Università di Catania, Mario D’Amico, Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Marco Devecchi, Accademia di Agricoltura di Torino, Alessandra Gentile, Accademia dei Georgofili – Sezione Sud-Ovest, Rosario Di Lorenzo, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Daniele Condorelli, Accademia Gioenia di Catania e Michelangelo Patanè, Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale.
Spazio agli interventi tecnico-scientifici, con i relatori Carmelo Ferlito che ha parlato de “Il vulcano: da scoria del pianeta a sorgente di vita. Gianpietro Giusso Del Galdo ha fatto un punto sull’“Etna: una storia di piante e di uomini”. Stefano La Malfa ha approfondito i “Lineamenti della frutticoltura etnea ed Elisabetta Nicolosi ha illustrato “Il contesto territoriale e agronomico della viticoltura etnea”.

Visite a Cantine e territori emblematici
La tornata delle Accademie si è sviluppata in una tre giorni intensa nella quale gli ospiti, accademici, enologi e produttori esperti da tutta Italia, hanno potuto innanzitutto approfondire la conoscenza del Versante Est, attraverso la visita presso Cantina Benanti, I Vigneri di Salvo Foti, Barone di Villagrande e Murgo.
Pietradolce della famiglia Faro, Cottanera e Al-Cantàra hanno accolto invece gli ospiti sul Versante Nord.
Presso l’Azienda Al-Cantàra, il patron Pucci Giuffrida ha voluto aprire in anteprima i nuovi spazi dell’area degustazione, spazio museale dove l’opera d’arte è il vino, in un dialogo aperto con le opere artistiche e l’ambiente naturale.

La nuova Area Degustazioni, è ospitata nell’accogliente spazio al primo piano della “Casa delle Nocciole”, e si affaccia sulla terrazza panoramica con vista sulle vigne di Carricante e Nerello, dominata dall’Etna.
A fare da sfondo a questo palcoscenico ammaliante, anche le piramidi o “torrette dell’Etna” che arricchiscono il patrimonio artistico e naturalistico di Al-Cantàra.

Il primo ambiente della nuova location è integralmente dedicato ai bellissimi quadri dell’artista Antonino Perricone; quadri tutti donati da Marcello Scorsone, titolare della Galleria Art71 di Palermo. Impreziosiscono la sala degustazione -che offre al coperto una cinquantina di posti (oltre all’area della terrazza esterna fruibile per molti mesi all’anno)- alcune ceramiche artistiche, oggetto anch’esse della donazione di Marcello Scorsone.
Il dialogo tra gli Accademici, le Istituzioni ed il Territorio, si è così sviluppato proficuamente sul campo, attraverso questo fitto programma di visite ed approfondimenti, con segreteria organizzativa del CSEI di Catania con il prof. Cirelli.

Il panorama offerto da queste realtà d’eccellenza -che hanno aperto le porte delle loro cantine- ciascuna peculiare non solo per tradizione e produzione, ma anche per aspetti fortemente innovativi e di rispetto e recupero dei valori ambientali, ha stupito gli ospiti ed addetti ai lavori, che si sono ripromessi di aggiornare questa prima iniziativa, che certamente apre un percorso virtuoso.
Rosario Di Lorenzo Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, traccia il bilancio ampiamente positivo dell’iniziativa che ha raggiunto un primo obiettivo mettendo in proficua connessione tra loro le varie anime che compongono le Accademie Italiane e che ha ringraziato le prof. Alessandra Gentile ed Elisabetta Nicolosi, senza le quali tutto questo non si sarebbe potuto realizzare.

“Un grazie a coloro che hanno partecipato con impegno e grande interesse e che, oltre allo splendido ricordo, porteranno con sé riflessioni utili e significative, per un comparto che, senza dimenticare gli imprescindibili aspetti commerciali, ha saputo riportare il racconto del vino e della vite, nella sua visione più importante, riuscendo a declinarlo come cultura, come tradizione, come arte e come quotidianità”- ha concluso Di Lorenzo.
La prof. Alessandra Gentile illustrando il progetto Agritech finanziato grazie al PNRR, ha voluto ringraziare il prof. Paolo Inglese che tornando da Torino ha proposto all’Università di Catania l’organizzazione della “Tornata delle Accademie” che, con il grande impegno di tutti si è potuta realizzare sull’Etna. L’instancabile prof. Elisabetta Nicolosi ha ringraziato le aziende che hanno presentato il loro territorio e che hanno ospitato gli Accademici, mettendo a disposizione il loro tempo e le loro risorse, facendo conoscere le loro realtà tra tradizione ed innovazione, e la valorizzazione di vitigni antichi e resilienti, recuperati con perizia.

Sentimenti concordi quindi di tutti i partecipanti che, nel pranzo finale tenutosi presso l’azienda Cottanera della famiglia Cambria, hanno espresso grande apprezzamento per le risorse uniche dei territori dell’Etna, frutto delle sue origini, dell’evoluzione geologica e del sapiente intervento umano, che nei secoli ha dato vita a produzioni agricole e vitivinicole uniche e particolari, grazie ad una contaminazione di saperi che ne definiscono l’identità.

