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LA NUOVA CARTA GEOVITICOLA DI MONTALCINO E IL TASTING DI 6 REFERENZE DI BRUNELLO

Il Consorzio illustra la nuova mappa geoviticola di Montalcino in una esclusiva presentazione del Presidente Bindocci con i MW Gorelli e Lonardi, con Copernico srl. A margine un tasting d'eccezione con sei referenze 2020, degustate per voi.

Uno strumento ufficiale ed innovativo per raccontare in maniera oggettiva i caratteri identitari e unici di un territorio iconico. La nuova mappa geoviticola di Montalcino presentata a Vinitaly è stata realizzata dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino in collaborazione con la società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming Copernico e i Master of Wine Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi.

Di proprietà intellettuale dell’ente consortile, la carta rappresenta uno dei sistemi più complessi di analisi e caratterizzazione di un territorio che tiene conto non solo della componente geologica del suolo, ma anche del clima, della media delle temperature, dell’andamento delle precipitazioni e dei venti fino all’esposizione e l’altimetria. 

“La realizzazione della carta geoviticola nasce dall’esigenza di dotarsi di uno strumento che identifica e descrive in maniera chiara il nostro territorio attraverso un approccio corale e stratificato che mette in evidenza tutti gli aspetti morfologici del vigneto – afferma il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci

“A garantire l’affidabilità è il fatto che la mappa è stata sviluppata sulle esigenze specifiche di Montalcino da un gruppo di professionisti che vive, lavora  e conosce profondamente il nostro borgo. Un approccio metodologico che anche è sostenuto dalle nostre aziende, che contribuiscono attivamente ad arricchire e aggiornare la rete di conoscenze e definire in modo sempre più dettagliato le peculiarità del territorio”- conclude Bindocci. 


Per i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi: “Con la sessione di oggi si presenta la prima tappa di quello che sarà un percorso edificante nella lettura e del racconto di un territorio unico come quello di Montalcino. La carta geoviticola, con le sue declinazioni, le sue implementazioni, suggella la forte distintività del Brunello. La complementarietà con il progetto ‘Brunello Forma’, intreccia il racconto tra elementi statici e la dinamicità delle annate, esaltando la narrativa dei veri protagonisti : i produttori”.

“Conoscere per saper comprendere il complesso mosaico ambientale che caratterizza il nostro territorio, mosaico che determina l’unicità ambientale che definisce l’impronta del Brunello. Questa è stata la leva che da oltre dieci anni ha spinto Copernico Srl a partecipare e guidare progetti di ricerca e innovazione nel settore vitivinicolo del digital farming, maturando esperienze e competenze che abbiamo messo al servizio del Consorzio del Brunello di Montalcino in una proficua sinergia con il mondo produttivo vitivinicolo e con chi, come Netsens, produce tecnologia intelligente per i monitoraggi ambientali” commentano per la società Copernico, Marco Antoni CEO & Founder ed il geol. Emilio Machetti

La carta, grazie alla stratificazione di analisi e ai valori medi pesati, definisce uno standard di riferimento utile a ogni realtà produttiva che può collocarsi nel proprio specifico contesto, offrendo un dettaglio più accurato sul luogo di posizionamento territoriale dell’azienda stessa e della conseguente interpretazione enologica, così come di ottenere strumenti utili per comprendere il comportamento ponderato di ciascuna annata. Con il contributo delle imprese che forniscono i dati meteoclimatici e i saggi pedologici puntuali, la mappa si figura oggi come uno dei modelli più completi di analisi sensoriale a disposizione nel panorama enoico, pronta ad affermarsi come benchmark a livello internazionale. 

Al termine della presentazione è seguita una degustazione di sei etichette di Brunello di Montalcino 2020 commentate secondo Brunello Forma, il nuovo metodo di valutazione delle annate presentato per la prima volta lo scorso novembre a Benvenuto Brunello. Il sistema ideato unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate. 

Il TASTING DI 6 REFERENZE DI BRUNELLO DI MONTALCINO 2020:

Brunello di Montalcino “Ugolforte” 2020 Tenuta San Giorgio- ColleMassari

Vino prodotto da vigneti di età media 20-25 anni, posti tra i 250 ed i 400 metri sul livello del mare, a Castelnuovo Dell’Abate, nella zona Sud-Est di Montalcino dall’azienda Collemassari Wines Estates e in particolare nei dintorni della Tenuta San Giorgio, sulla Val d’Orcia sotto lo sguardo del Monte Amiata. Zona in cui il terreno è povero e roccioso, composto prevalentemente da argilla e tufo, miste ad arenarie e galestro a diverse altitudini.

La vinificazione avviene in tini di rovere e l’affinamento per 42 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl. Apre ampio all’olfatto con note di fragole selvatiche, legno di cedro, menta, lavanda, liquirizia su una scia di macchia mediterranea. Sorso suadente, fresco, con tannini vellutati e al tempo stesso energici che bilanciano la rotondità. Lungo ricordo di frutta rossa.

Brunello di Montalcino Baricci 2020

Azienda nata nel 1955 quando i Baricci, famiglia contadina, dopo lunghi anni di sacrifici riescono ad acquistare il piccolo podere denominato Colombaio di Montosoli, nella parte settentrionale del territorio di Montalcino, sulla collina di Montosoli considerata da secoli zona di eccellenza, cru e di grande vocazione vitivinicola. Attualmente i nipoti Federico e Francesco portano avanti il nome della famiglia, da sempre sinonimo di tradizione e passione da cui proviene il primo Brunello di Montalcino in commercio datato 1971. In degustazione l’annata 2020 dal manto rubino ancora vivace. Intenso nei profumi di frutti a bacca rossa, ribes rosso, cannella, chiodi di garofano, legno di sandalo, sottobosco. In bocca è fresco, succoso, contorniato da tannini fitti ma ben equilibrati pronti a scandire il lungo ed elegante finale. 

Brunello di Montalcino Camigliano Paesaggio Inatteso 2020

Una delle aziende agricole più estese di Montalcino all’interno del Parco della Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, uno dei luoghi più belli al mondo. Si tratta di una famiglia, di un territorio e di un vino capaci di raccontare nella loro complessità arte e natura, uniti da una particolare attenzione all’ambiente che dal 2017 passa attraverso i certificati biologici. Novanta sono gli ettari vitati, sui 530 complessivi a disposizione: di questi 50 a Brunello.

Un capolavoro che unisce le mani sapienti dell’uomo e della natura il Brunello di Montalcino 2020 “Paesaggio inatteso” la cui etichetta si ispira a un grande affresco di Franco Fortunato. Entusiasma da subito per i profumi intriganti: frutta, erbe, sottobosco, sigaro, spezie scure e cuoio. Al palato si presenta energico; i tannini sono perfettamente integrati con freschezza e sapidità, quasi a creare una progressione vibrante e gustosa dalla grande corrispondenza gusto-olfattiva. L’affinamento avviene in botti di rovere di Slavonia per 30 mesi.

Brunello di Montalcino Castello Romitorio 2020

La storia dell’Azienda inizia nel 1984 con Sandro Chia quando iniziò a popolare le colline piantando i cloni più antichi di Sangiovese intorno a Romitorio. Nel 2006, il figlio di Sandro, Filippo Chia, ha dato il via al secondo capitolo della storia di Castello Romitorio, con una nuova cantina e una serie di nuove vigne di Sangiovese che si sviluppano ad un’altitudine che va dai 200 ai 400 mt sul livello del mare. Lo slogan nonché principio su cui si basa il loro lavoro in vigna e in cantina è “Vino e arte. Natura e terroir. Tradizione e ricerca” espresso egregiamente in una delle loro etichette più rappresentative: il Brunello di Montalcino Castello Romitorio, frutto di più di trent’anni di lavoro in armonia con la natura nel terroir di Montalcino. Vino maturato in rovere per minimo 24 mesi e dopo l’imbottigliamento viene affinato nelle cantine a temperatura controllata di Castello Romitorio per minimo 4 mesi prima di essere messo in commercio.

Di grande impatto l’etichetta in cui è rappresentato un centauro all’interno di una stanza piena di oggetti e forme. Una corda d’oro tiene tutto insieme, in equilibrio. Il centauro rappresenta la dualità e l’incontro tra la natura e l’uomo quest’ultimo, vive con lo scopo di darle un ordine razionale, lo stesso principio su cui si basa il lavoro in vigna e dopo in cantina. All’esame olfattivo si presenta esuberante con frutti di bosco in confettura, erbe balsamiche, liquirizia, sigaro e un accenno di cuoio. Al palato sfoggia solidità e pienezza. Ha tannini avvolgenti protagonisti della progressione gustativa e garanti dell’evoluzione in bottiglia.

Brunello di Montalcino DOCG “Castelgiocondo” 2020 – Frescobaldi

Il borgo di Castelgiocondo domina la storica tenuta dei Frescobaldi a Montalcino, un’antica roccaforte costruita nel 1100 a difesa della via che dal mare portava a Siena. La proprietà è una delle prime quattro da cui iniziò, nel 1800, la produzione del Brunello di Montalcino e l’importanza storica testimoniata dalla figura del cavaliere riportato sulle etichette dei vini di Castelgiocondo, ripreso da un celebre affresco del pittore senese Simone Martini.

La Tenuta si trova a un’altitudine di circa 300 metri, un terroir che lo rende ideale per la produzione di Sangiovese di eccellenza proprio come questa etichetta. Rubino lucente, scorrono al naso aromi caldi di frutti neri, ribes rosso, pepe nero, mirto e liquirizia. La bocca apre elegante, scandita da un’invitante freschezza e tannini vellutati. Il frutto è protagonista del percorso gustativo e ne esalta il carattere e la lunga persistenza.

Collemattoni Brunello di Montalcino 2020

Un gioiello della viticoltura toscana che incarna l’essenza del celebre vitigno Sangiovese, il Brunello di Montalcino di Collemattoni, offre un’esperienza sensoriale unica per gli amanti del vino che cercano tradizione e un gusto indimenticabile. Collemattoni porta avanti la tradizione del Brunello di Montalcino con passione e dedizione. Situata su una collina nel versante sud del Comune di Montalcino, vicino a Sant’Angelo in Colle a 420 metri di altezza, sfrutta terreni unici e metodi di vinificazione secolari.

Maturato per un minimo di 30 mesi in botti da 32 HL di Rovere di Slavonia con a seguire altri 4 mesi di affinamento in bottiglia, si presenta con un accattivante impatto floreale con petali di rosa appassiti, seguono confettura di fragoline selvatiche, ribes, erbe aromatiche, cannella e noce moscata. In bocca è dinamico e scattante, i suoi tannini ben integrati si combinano con il persistente finale dalle note fruttate.

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