Correva il 2020 quando dall’idea di Michele Scammacca, proprietario della Cantina Murgo e di Marco Nicolosi patron ed enologo della cantina Barone di Villagrande, nasceva il progetto Versante Est che ha visto nei successivi due anni la partecipazione di aziende come Gambino Vini e Ciro Biondi. Oggi ne fanno parte anche altre cantine rappresentative quali: Benanti, Nicosia, I Vigneri, Terra Costantino, La Gelsomina e Tenute Mannino di Plachi. Un evento in cui la convivialità e la passione comune per il territorio diventano le basi fondanti per il grande successo ottenuto nel corso degli anni.
Prima di addentrarci nella serata che ha visto protagonista “La Gelsomina”, è interessante comprendere cosa si intende con il termine “versanti”. I Versanti dell’Etna, ovvero i “pendii”, corrispondo alle diverse aree nutrite di lava, strato dopo strato, fatti di microclimi e terroir che caratterizzano e circondano il grande Vulcano, ognuno con la sua storia, caratteristiche e vini.
In particolare, il versante Est dell’Etna è oggetto di studio da parte di numerosi ricercatori, enologi e giornalisti anche internazionali, proprio per le singolari e molteplici peculiarità. Un versante estremamente ripido, incastonato tra mare e vulcano, dove prevalgono piccoli e medi terrazzamenti e vigneti allevati ad alberello, capaci di sfiorare i 900 metri s.l.m. Importanti sono le escursioni termiche che favoriscono la complessità aromatica delle uve e non solo, una struttura tannica più marcata e un’eleganza distintiva in termini di freschezza e sapidità. Proprio qui, il Carricante vitigno storico siciliano a bacca bianca, raggiunge la sua massima espressione.
Dall’anima vulcanica, elegante e dalla struttura avvolgente il Carricante trova il suo habitat naturale nel territorio di Presa, frazione di Piedimonte Etneo, nel cuore del versante Est dell’Etna. Qui, La Gelsomina secondo le tecniche più tradizionali in connubio con l’arte dell’innovazione enologica, è in grado di regalare tratti unici a questo straordinario vitigno.
La cantina, che prende il nome dalla contrada chiamata “Gelsomina Monte Trigna”, è stata fondata dall’ingegnere Alfio Turrisi con l’intento di realizzare il sogno del padre ovvero, acquistare un terreno lì dove da giovane lavorava la campagna.
Punto di svolta è stato nel 2018, anno nel quale è iniziata la collaborazione con Tenute Orestiadi, situata a Nuova Gibellina (TP). Una partnership importante che ha contribuito nel 2021 all’apertura della cantina anche come struttura ricettiva. Due storie, due terroir differenti ma uniti dalla stessa anima: amore per ciò che la terra è in grado di offrire, passione per la tradizione e per l’arte in tutte le sue forme, condivisione e soprattutto grande ospitalità.
Sita in uno spazio dove il suolo è ricco della tipica terra nera, mista ad argilla e caratterizzato dalla presenza di un terriccio rosso, ricco di ferro, formatosi nel passato grazie alle colate laviche si apre alla vista con un suggestivo anfiteatro di piante che fanno da cornice ad un laghetto artificiale, base un tempo di un cratere. Uno specchio d’acqua dove oggi gli alberi e i grappoli d’uva di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto si riflettono come perfette opere d’arte su di una tela dai vividi colori.
Uno spettacolo mozzafiato protagonista quest’anno e per la prima volta della terza tappa di Versante Est, la kermesse dedicata ai vini del versante Est dell’Etna.
Una serata nel corso della quale sono state protagoniste le etichette delle cantine che cooperano al progetto, curate attentamente nel servizio di mescita dai sommelier della delegazione AIS Jonico-Etnea: Villagrande, Murgo, Terra Costantino, Benanti, Gambino, Nicosia, Tenute Mannino, I Custodi delle Vigne dell’Etna, Etna Urban Winery, Oro d’Etna, Mulsum, Cantine di Nessuno, Azienda Agricola Gaetano Russo, Giovanni Emmanuele Wines, Iuppa, Terre di Nuna, Barone Beneventano, La Contea e La Gelsomina. Sapori e profumi differenti ma accomunati da una vivace e materica freschezza e sapidità gusto-olfattiva.
Ad accompagnare la degustazione una ricca area food con prodotti tipici locali e la musica live del gruppo Shàmballa composto da tre elementi: Michele Sorbello alle chitarre, Viviana Cocuccio alla voce e Fabio Tiralongo al sax, e guidato dal Maestro Sorbello. Il tutto poi impreziosito dal Gruppo Astrofili Etnei (Osservatorio Astronomico Amatoriale Etneo) con la magica postazione in vigna.