PROMO BAR

KANTICO L’OPERA VIVA DI MONACI DELLE TERRE NERE

Quella di “Monaci” è una storia antica, condotta a nuova vita da Guido Coffa, artefice di questo splendido Eco Wine Resort, grazie al colpo di fulmine con questo lembo di terra, angolo di bellezza adagiato ai piedi dell’Etna.
Kantico la suggestiva cantina di Monaci delle Terre Nere

Quella di “Monaci” è una storia antica, condotta a nuova vita da Guido Coffa, artefice di questo splendido Eco Wine Resort, grazie al colpo di fulmine con questo lembo di terra, angolo di bellezza adagiato ai piedi dell’Etna. 

 “Dal 2007 ad oggi tanti sono i traguardi raggiunti da Monaci delle Terre Nere, ma ci tenevamo a realizzare una cantina che potesse essere considerata tra le piu’ belle d’Europa, e credo che il nostro sogno, coltivato da anni, sia diventato realtà”- ci racconta Guido Coffa. 

E così che la tenuta di 25 ettari dove antiche viti si abbarbicano ancora sui muretti a secco di pietra lavica recuperati, patrimonio inestimabile della tradizione vitivinicola dell’Etna, viene oggi impreziosita da una nuova anima pulsante…Kantico !

Un’ opera d’arte viva che tramite il suo respiro magnetico dialoga con l’ambiente circostante. Le nanotecnologie con cui è stata realizzata consentono un invecchiamento bilanciato della struttura organolettica dei vini custoditi, mantenendone le caratteristiche naturalmente biologiche, grazie a classi di frequenze preimpostate in cantina.

 Ma Kantico è soprattutto un’opera unica e stupefacente ! Così come la cantina che la ospita, ricavata con accurati scavi manuali in un antica cisterna, e realizzata dallo studio SFEM di Pavia a firma degli architetti Tommaselli e Tironi, su tre livelli, utilizzando solo acciaio, vetro e ferro, con un effetto che trasmette all’ospite la sensazione di immergersi nell’antico pozzo. 

Ben 5.000 le pregiate etichette che godono di questa location, illuminata da uno scenografico lucernario e percorribile dall’alto in basso su tutti e tre i piani, in un percorso di visita che conduce infine al fondo dell’antica cisterna, ed all’incontro con la scenografica geodetica realizzata a mano da FrequencyMatrix

Ma lo spettacolo offerto da questo Relais&Chateaux, continua all’esterno dove la natura è protagonista indiscussa, grazie a lussureggianti uliveti e frutteti antichi, viti prefillossera e vitigni reliquia. L’ospite può scegliere di perdersi nella tenuta o affidarsi ai percorsi disegnati tra preziosi muretti di lava, circondato da colori e profumi inebrianti di spezie aromatiche. Imperdibile una cena alla “Locanda Nerello” dove degustare i vini della cantina Kantico, in sapiente abbinamento con i piatti dell’Executive Chef Salvo Sardo. Qui la cucina mediterranea, proposta con sapiente eleganza si avvale dei frutti del meraviglioso orto che ospita , tra le tante varietà biologiche, il “cavolo trunzo di Aci” raro presidio Slow Food.

I tramonti con vista sul Mar Jonio, sono impreziositi dall’irrinunciabile aperitivo al “Convivium Bar”, realizzato nell’antico Palmento, e che nella bella stagione si apre agli spazi scenografici offerti dalla splendida piscina. Grazie alla sua filosofia produttiva Guido Coffa ha dato vita a etichette apprezzatissime nel mondo, tutte in biologico, dai Bianchi di Carricante e Catarratto ai Rossi frutto di Grenace “U’ Ranaci”, al “Le Viti di Minico” un vino dei ricordi, che non esiste piu’ frutto di vitigni reliqui maritati in vigna. Di cui vi parleremo presto !

L’ospitalita’ ecosostenibile e di charme di Monaci delle Terre Nere – Relais & Châteaux dal 2019 – si snoda, in questa oasi di biodiversità, dalla dimora principale, in antico sede dei Monaci Agostiniani che hanno dato il nome alla Contrada, in un percorso -per i più pigri agevolato da ecologiche golf car- che ospita lussuose suite, frutto di un restauro rispettoso dei principi della bioarchitettura, e ciascuna peculiare per originalita’ e design. L’Eco Wine Resort e’ frutto naturale della filosofia produttiva di Guido Coffa – che si definisce custode più che proprietario di Monaci – con il solo merito di aver “rispolverato” la bellezza celata da queste colline scoscese. Sarà ! Ma certamente negli occhi e nel cuore dell’ospite rimane la sensazione -a tratti straniante- di essere davvero partecipe di tanta fascinosa bellezza