PROMO BAR

Il legame con l’arte di Al Cantàra ed il simbolismo Agatino

La presentazione del libro “Agata se n’è andata” di Tino Rizzo incontra le etichette artistiche e la grappa “Rosa Fresca Aulentissima” di Al-Cantàra

Palazzo della Cultura scenario ideale per la presentazione del libro “Agata se n’è andata” di Tino Rizzo (Edizioni Malcor D’). Un racconto in chiave contemporanea dove Agata è una ragazza catanese della quale si sono perse le tracce. Ancora una volta Pucci Giuffrida e la sua Al-Cantàra protagonisti nel promuovere l’arte in tutte le sue forme. La ricerca immaginata dall’autore, in una città contraddittoria, a volte volgare, sporca e traditrice; a volte allegra, ridente e passionale è l’occasione perché Rizzo si chieda se anche Sant’Agata – delusa, amareggiata e sfinita – non sia stanca anche lei di questa città e della sua gente.

Nel corso della presentazione interverranno Pierluigi Catalfo, docente di Economia Aziendale (Unict), parlerà di “Agata e la Diaspora”, e Giuliana Oliva, catanese laureata a Rovereto e da anni ormai residente a Trento dove lavora, città che ha imparato ad amare per la qualità della vita; mentre la lettura di alcuni brani del libro di Rizzo è affidata a Rossella Romano. Al termine dell’incontro l’esibizione di tre giovani musicisti – Francesco Licandro, Kevin Scalia e Aurora La Spina – allievi della classe di flauto di Loredana Sollima.

I maestri assaggiatori ONAV curano la degustazione dei vini Al-Cantàra prodotti da Pucci Giuffrida. La copertina del libro “Agata se n’è andata” è infatti un’opera dell’artista Annachiara Di Pietro, realizzata per la grappa “Rosa Fresca Aulentissima” di Al-Cantàra e prodotta sull’Etna, nelle contrade del versante nord, a Randazzo, da uve di nerello mascalese. Tutte le etichette di Al Cantàra, rappresentano al meglio il legame del patron Pucci Giuffrida con l’arte ispirandosi a versi ed opere letterarie di autori siciliani.