Granit 960 è frutto della vendemmia 2020. Minerale, sapido, longevo, questo Kerner ( confesso uno dei miei preferiti ) esclusivo trae la sua distintiva mineralità dalla singolare maturazione in botte di granito, un metodo che esalta le qualità intrinseche dell’uva. Affinato 1 anno in granito, 1 anno in acciaio e minimo 18 mesi in bottiglia, il vino sviluppa una complessità sorprendente, mantenendo al contempo una freschezza vivace che promette una notevole longevità.
Al naso, si distinguono immediatamente note cristalline di agrumi e fiori bianchi, seguite da un sottile retrogusto di erbe alpine e una punta di sale. In bocca, la struttura è elegante e bilanciata, con un’acidità brillante che danza attraverso un finale lungo e persistente.
Unico il contenitore di affinamento, unico il vino che ne scaturisce, unica anche la strategia di distribuzione, focalizzata sull’esclusività e su una scelta in controtendenza: «Il Kerner Granit 960 sarà disponibile solo in enoteche accuratamente selezionate e tramite vendita diretta – afferma il direttore generale della cantina, Armin Gratl – . Non è prevista la vendita al settore della ristorazione. Il motivo? Per preservare la sua unicità e il carattere esclusivo, ma anche perché questo vino richiede una spiegazione dettagliata prima del consumo, che non può essere sempre garantita nella ristorazione».
Debutta a luglio sul mercato una nuova etichetta destinata a fare scuola: è il Granit 960 di Cantina Valle Isarco, un Kerner al 100% che matura in un contenitore unico al mondo. Granit 960, infatti, affina in una tank da 960 litri realizzata da un blocco singolo di granito della Valle Isarco di più di 20 tonnellate: un pezzo unico, una vera e propria scultura realizzata in esclusiva per Cantina Valle Isarco, che simboleggia la quintessenza del terroir in cui nasce.
«Granit 960 – spiega Gratl – presenta una visione innovativa per la viticoltura e incarna la simbiosi tra tradizione e innovazione, con l’obiettivo di evidenziare l’unicità della nostra zona di produzione. L’esclusività di questo progetto si riflette in ogni aspetto, dall’idea all’attuazione, fino al prodotto finale. Non è solo un’ode alla diversità minerale della nostra regione, ma offre anche un’esperienza gustativa senza paragoni».
Un vino di segmento premium di cui saranno disponibili solamente 500 bottiglie per ogni annata, tutte numerate. Altre 500 bottiglie circa saranno messe da parte per future collezioni verticali, degustazioni d’eccezione ed eventi. Previsto il prezzo al pubblico in enoteca, partirà da 130 euro.
Anche il branding e il design di Granit 960 mirano a comunicare la storia e l’unicità di questo Kerner: il design dell’etichetta e della confezione è di altissimo pregio, suscita curiosità, ma soprattutto trasmette il legame del vino con la sua origine e il suo metodo di produzione. La bottiglia chiusa con una gommalacca personalizzata con sabbia di granito, dalla texture ruvida, e avvolta in una velina sempre color granito, è custodita in un cofanetto al cui interno è stato inserito un cassettino dove è riposto un sacchetto di velluto contenente un pezzo del granito scartato nello scolpire il fusto in cui ha maturato il vino. Si trova poi una tasca dove è posizionato un libretto con la descrizione della genesi e i caratteri unici di Granit 960 e le istruzioni per iscriversi al Club Granit 960, attraverso un sito dedicato (non ancora online, www.granit960.it). Il club consentirà ai membri durante l’anno di prendere parte a eventi speciali dedicati in esclusiva a loro.