Aprire una bottiglia di champagne non è solo un gesto, ma un’arte che richiede abilità e cura come insegnano le prestigiose scuole di sommellerie, attenti nel seguire una precisa tecnica di apertura che combina eleganza e sicurezza: posizione corretta delle mani,angolazione ottimale della bottiglia,controllo e moderazione della pressione.
A rivoluzionare e ad aggiungere fascino a questo lindo quanto “sacro” gesto di apertura ci pensa il marchio LACLAYE che produce lo storico e unico oggetto CLAYE. Si presenta come una sorta di chiave piatta o di una sofisticata leva in grado di aprire uno champagne con la stessa facilità con cui si apre una bottiglia di vino in assoluta sicurezza.
Ma di cosa si tratta esattamente? E le sue origini? Il claye: [klɛ] nf è un oggetto manuale inventato all’inizio del XX secolo utilizzato per aprire mediante leva bottiglie di champagne e altre bevande frizzanti (prosecco, sidro, crémant, cava, clairette, ecc.); utilizzato soprattutto per la fase di dégorgement dello champagne. Dopo il remuage, antico procedimento che consiste nel girare gradualmente ogni bottiglia, facendola passare da una posizione orizzontale a una posizione verticale, “a testa in giù”, il deposito si concentra nel collo della bottiglia. Quest’ultimo viene immerso in una soluzione a circa -27 °C., si forma un pezzo di ghiaccio che intrappola i sedimenti all’interno. Ecco che si arriva alla fase del dégorgement ovvero, quel momento in cui avviene la rimozione del tappo provvisorio e dei residui di lievito. Questa fase è cruciale per il vino in quanto, l’ossigeno che può entrare nella bottiglia, contribuirà ulteriormente allo sviluppo di un raffinato profilo sensoriale ed aromatico.
Oggi questo strumento permette non solo di eliminare il contatto tra la mano e il collo della bottiglia ma soprattutto di evidenziare quel momento furtivo chiamato “il sospiro dello champagne”, in francese “le soupir érotique” vera apoteosi di un’apertura perfetta che libera delicatamente l’aria sotto il tappo evocando un sospiro.
La prima volta che si parla di un utensile che permetteva di aprire lo champagne tramite leva risale al 1938. Gli anni che seguirono furono bui, riappare poco dopo sotto altre forme ma sempre e solo a scopo pubblicitario, tranne che nelle cantine dove viene utilizzato per la sboccatura dello champagne. Rimarrà nei cassetti di pochi e soprattutto collezionisti come Raymonde, donna che aveva intuito le potenzialità di questo oggetto continuando ad usarlo regolarmente per aprire senza fatica tutte le bottiglie di spumante.
A renderlo attuale, oggi dal design essenziale e moderno, è stata la famiglia Le Poder. Un giorno, durante una cena in famiglia, Jean-Christophe Le Poder trovò confusa la destrezza di Raymonde (la nonna di sua moglie Anne-Sophie) nell’aprire una bottiglia di champagne, chiedendosi quale fosse il suo segreto. La donna risposa: «Un Claye, un bellissimo oggetto per un bellissimo gesto». È così cheAnne-Sophie e Jean-Christophe, con il marchio LACLAYE, decidono di riportare in vita questo oggetto che aggiunge lusso e leggerezza a quel famoso “sospiro” dello champagne.
Frutto di un accurato progetto di design è stato riportato in vita nel 2024 in tre diverse versioni: il primo della serie è simile ad un più raffinato apribottiglie, mentre gli altri due sono piccole tessere metalliche con un’apertura destinata a circondare il tappo dello champagne in versione silver, gold e black.
Dunque, un piccolo oggetto del desiderio ben oltre la sua funzione iniziale, che sicuramente conquisterà i tanti cultori e appassionati di champagne e non solo, come è già accaduto con Fabrice Sommier presidente dell’Unione delle Sommellerie francesi e figura emblematica del Beaujolais, oggi uno degli ambasciatori del marchio LACLAYE.
Interessante sarà capire cosa ne pensano i sommelier italiani di questo tanto convenzionale quanto rivoluzionario strumento intanto, per chi volesse cimentarsi LACLAYE mette a disposizione sul sito online tutte le istruzioni per il suo utilizzo!