Dal 2020 considerata la miglior pizza del mondo, quella di Francesco Martucci, ed il suo I Masanielli rappresenta la meta più importante per gli appassionati di pizza e di alta ristorazione, per il connubio di tecnica e gusto che, anno dopo anno, non smette di sorprendere.
La storia della pizza è un viaggio affascinante tra tradizione e innovazione, e nel cuore di questa avventura gastronomica si trova una piccola grande pizzeria che ha conquistato il mondo intero: i Masanielli di Francesco Martucci. Situata nel cuore di Caserta a due passi dalla Reggia, luogo in cui la pizza è una cosa seria, questa pizzeria è riuscita a distinguersi non solo come una delle migliori d’Italia, ma addirittura come la migliore al mondo da qualche anno a questa parte.
Per Francesco, fare la pizza non è solo un lavoro, ma una vera e propria missione che nasce da lontano. È il 2001 quando apre una piccola pizzeria di quartiere che fa solo asporto, ma è proprio da quel momento che nasce la sua storia. Dopo poco più di un decennio decide di allargarsi aprendo la prima sede con una settantina di posti a sedere, ed è proprio da quel momento che vengono poste le basi per quella che ad oggi la sua idea di pizza; si sposta infine nel 2017 nell’attuale locale di via Douhet e nel giro di un triennio conquista premi anno dopo anno merito anche del suo menù degustazione.
Miglior pizza fritta e miglior pizza contemporanea 2020 nella guida Mangia e Bevi de Il Mattino, miglior impasto 2020 secondo il Gambero Rosso, miglior frittatina 2021 per Top 50 Pizza, miglior carta dei dolci 2021 per il Gambero Rosso, miglior distillati e liquori artigianali 2022 per la Guida Alberghi e Ristoranti d’Italia del Touring Club Italiano e dal 2020 resiste al primo posto del podio come miglior pizza del mondo di 50 Top Pizza World. Insomma un vero e proprio laboratorio enogastronomico capace di coniugare l’arte della pizza a preparazioni gourmet comprendendo gli stessi dolci, abbinate ad un servizio da ristorante con un’altrettanta vasta carta dei vini.
I suoi starter già premiati e apprezzati dagli avventori sono tipici della tradizione campana in pizzeria. Se le classiche patate fritte non posso mancare, a rendere l’inizio del pasto speciale sono le sue frittatine: la classica (Bucatini, besciamella, pomodorini gialli, ragù di manzo, prosciutto cotto, aglio orsino, fiordilatte, parmigiano, pecorino), come una mafalda (Fusillone di Gragnano, ricotta , fiordilatte, macinato di manzo, guanciale, basilico, pomodorini piccadilly, besciamella, pecorino, parmigiano, aglio orsino) e la vegana (Pasta di gragnano, zucchine, carciofi, pomodori secchi, funghi, cicoria, besciamella, zest di limone, fior di latte, parmigiano, pecorino). Subito dopo naturalmente è il momento della portata più importante.
Le pizze infatti rappresentano un’idea in continua evoluzione di Francesco Martucci, perché oltre alla tecnica e alle cotture dell’impasto (alcune pizze ne hanno addirittura tre) vengono farcite con topping di alta ristorazione, frutto della costante sperimentazione della cucina. La sua pizza più icona risulta senza dubbio “Futuro di Marinara”, pizza a tre cotture a Vapore 100° prima, poi Fritta a 180° e infine asciugata in Forno a 400° per rendere l’impasto morbido all’interno ma croccante all’esterno; viene condita con Crema di pomodoro arrosto, olive caiazzane denocciolate a mano, alici, pesto di aglio orsino, capperi di Salina, origano. Un autentico mix tra tradizione e innovazione tra quello che è sempre stato il concetto di una semplice marinara con un’attenzione agli ingredienti di altissima qualità.
“Le 7 consistenze della cipolla” rappresenta invece un azzardo di innovazione semplicemente geniale. All’impasto multicerali (farro,segale, grano saraceno, mais, semi di lino, semi di zucca, semi di girasole, miglio.) viene abbinato un assoluto di cipolla in ben sette varianti: in crema, fermentata, croccante, bruciata, maionese di cipolla, marmellata di cipolla, gel di cipolla legate insieme da una base di fiordilatte. Il risultato finale, sebbene possa sembrare quasi eccessivo, è invece bilanciatissimo e in grado di alternare un sali e scendi di sapori.
Come pizza al forno classica un ulteriore sperimentazione, quasi provocazione, è “Domenica”, una pizza che simula il tipico pranzo napoletano rivisitato su pizza. È composta da ragù di pomodoro San Marzano DOP cotto 10 ore, punta di petto di marchigiana, pecorino dei Monti Lattari e dopo cottura pomodori secchi del Piennolo e maionese al ragù. Potrebbe sembrare quasi una pizza americana, ma è tutt’altro: non solo vengono esaltate preparazioni molto tecniche come la maionese, ma quello che stupisce letteralmente è la sensazione di lasagne domenicali appunto che scaturisce alla fine del boccone. Semplicemente una sensazione unica.
Se il finale in pizzeria si riduce spesso ad un dolce giusto per concludere, da I Masanielli non è affatto così; un’intera sezione Pastry realizza dessert di alta pasticceria che mantengono il livello delle portate precedenti. Il richiamo costante alla tradizione, innovandola, porta a quello che risulta forse il dolce più rappresentativo dell’idea di cucina di Francesco Martucci ossia alla “Sfogliatella” rivisita con un morbido alla mandorla, composta di arancia, mousse alla ricotta di bufala campana DOP e sfoglia croccante.
Un’esperienza unica quella da provare da I Masanielli di Francesco Martucci, come La Mecca per gli appassionati della pizza e della cucina in generale. Oltre a prodotti di altissima qualità con eccellenze nostrane, anche il servizio attento e cordiale oltre alla vasta gamma di scelte spiega indubbiamente il perché questa pizzeria ormai da anni è stabilmente al primo posto di ogni classifica di settore.