Atmosfera magica ad Acireale, città barocca sita nel cuore del territorio etneo, dove in questi giorni è andata in scena la prima edizione dell’evento dedicato all’enogastronomia d’eccellenza: “I Colori del gusto” organizzato dalla Città di Acireale, con la Regione Sicilia – Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo e con Smart Venues, il progetto di innovazione sull’Agrifood Tech nato su iniziativa della Regione Sicilia, con la collaborazione della Comunità Europea.
All’apertura si è svolto un interessante confronto sui grani antichi siciliani alla presenza delle istituzioni e il contributo di Giuseppe Li Rosi, agricoltore e presidente dell’Associazione Simenza – Cumpagnìa Siciliana Sementi Contadine nata con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il vasto patrimonio dell’agrobiodiversità siciliana, oltre che a guidare gli agricoltori siciliani verso la sua gestione attraverso la creazione di filiere corte applicando un modello di agricoltura rigenerativa e sostenibile. Li Rosi ha evidenziato l’incredibile aspetto storico che caratterizza i grani siciliani ovvero, tutte quelle varietà di frumento (Maiorca, timilia, russello, margherito, biancolillo, perciasacchi) che venivano coltivate in Sicilia addirittura ai tempi dei romani. Oggi, varietà valorizzate in un’attenta opera di selezione e lavorazione da parte di numerosi uomini e donne siciliani come espresso da Alfio Spina, Dirigente di Ricerca, CREA – Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali Acireale il quale, ha coinvolto il pubblico con un’attenta analisi delle caratteristiche chimico-fisiche e qualità panificatoria e pastificatoria dei frumenti locali siciliani.
Tante oggi sono le realtà capaci di portare in alto il nome del territorio siciliano come Franco Vescera della storica azienda Vescera, Giovanni Tuminello dell’omonimo biscottificio e Marco Riggi di Molini Riggi.
A tal proposito, nella Casa del Gusto allestita a Piazza Duomo si sono confrontati sui fattori evolutivi, sulle caratteristiche dei grani locali siciliani e la qualità panificatoria noti maestri, esperti nella lunga lievitazione, nell’utilizzo esclusivo di farine agricole e del pane dal grande formato ricco di intensi profumi aromatici. Obiettivo comune è il recupero autentico dell’artigianalità e la maestria tecnica nel mondo della panificazione, elementi caratterizzanti da cui provengono valori fondanti quali: innovazione, sostenibilità nell’utilizzo delle materie prime, semplicità come essenza identitaria dei prodotti realizzati in combinazione con una giusta dose di creatività e passione.
Raffaele Ardita di SPINA 1863
Una vera icona nel mondo della panificazione ad Acireale dal 1863. Quattro generazioni, oggi gestito da Raffaele Ardita, hanno tramandato la tradizione di un pane eccezionale, realizzato con ingredienti semplici e accuratamente selezionati. Inserito nella Guida Gambero Rosso Pani e Panettieri d’Italia 2025 le sue creazioni possiedono si caratterizzano per: l’utilizzo del lievito madre, l’aromaticità intensa, la fragranza e soprattutto l’autenticità di un prodotto in grado di mantenere intatta la sua freschezza fino a 40 giorni.
In degustazione ha deliziato i presenti con il “Pane del Re” conosciuto un tempo come “pane cafone” tra il popolo in quanto, realizzato con farine più grezze fino alla diffusione della farina bianca. Pane di grano duro, uno dei più antichi preparato nel loro forno, croccante nella crosta e ben alveolato; pane di Russello in purezza e pane di Timilia di Castelvetrano.
Forno Biancuccia
La storia di questo forno, Tre pani Gambero Rosso, si intreccia con la vita di Valeria Messina, professionista e donna dall’animo creativo, alla ricerca di prodotti da forno di qualità per le sue figlie. Sceglie di chiamarlo “Biancuccia” in omaggio a Bianca, nonna del marito.
Il panificio sito in via Sangiorgi a Catania è un vero e proprio laboratorio di arte, tradizione e sperimentazione da cui provengono prodotti unici come: il pane a base di segale integrale dell’Etna, pane di Russello e Timilia integrale con le noci, pane di Perciasacchi integrale con semi di zucca, girasole, lino e cumino; e ancora chips di pane, oltre a due scacciate (ricetta tipica del territorio catanese, sfornata durante il periodo di Natale ma da degustare tutto l’anno da Baincuccia) di Timilia classica con tuma, cipolletta e accighe, e una farcita con bietole, cipolletta, olive, pomodoro secco e tuma.
Panificio Laganà
Una bakery a Messina di altri tempi ma dal concept assolutamente innovativo quella di Natale Laganà, Due Pani Gambero Rosso nel 2024. Il pane è realizzato con lievito madre liquido, utilizzando solo materie prime di qualità e farine di grano antico siciliano come la farina di Timillia, la farina di Maiorca, la farina di Perciasacchi, di Russello oltre alla sua specialità: la farina“Evolutiva”,farina di tipo “1” di grano tenero biologico evolutivo.
In degustazione: pane realizzato con il 70% di farina Perciasacchi e il 30% di Tuminia arricchito con nocciole dei Nebrodi, uvetta e miele. Aromatico, ben equilibrato negli ingredienti adoperati, fragrante. Una delizia per il palato!
Francesco Arena Mastro Fornaio
Brillante panificatore messinese, Francesco Arena, è conosciuto in tutto il territorio siciliano per le prelibate preparazioni come quelle protagoniste durante l’evento: pane a base di Russello e Timilia, pane di Perciasacchi (pagnotte dal grande formato) e la tanto amata focaccia tradizionale messinese a base di scalora, tuma, acciughe e pomodorino. Focaccia che ha conquistato quest’anno il Gambero Rosso con le due rotelle nella Guida Pizzerie d’Italia 2025.
Il tutto impreziosito con le etichette proposte in abbinamento dai sommelier della delegazione AIS Catania, guidata da Maria Grazia Barbagallo vicepresidente AIS Sicilia e delegata AIS Catania.