La città di Acireale è stata nei giorni scorsi l’anima pulsante dell’enogastronomia siciliana grazie alla kermesse “I Colori del Gusto” andata in scena nel cuore di Piazza Duomo; un evento dal fitto programma che celebra l’arte culinaria, le eccellenze enogastronomiche e vitivinicole dell’Isola.
Ad arricchire l’evento i tanto attesi e seguiti show cooking firmati da chef stellati e maestri che hanno fatto la storia della cucina siciliana, accompagnati da banchi d’assaggio e abbinamenti selezionati da Maria Grazia Barbagallo, vicepresidente AIS Sicilia e delegata AIS Catania.
Protagonisti all’interno della Cucina del Gusto durante il primo weekend sono stati lo chef stellato Giuseppe Torrisi de Il Cortile Spirito Santo, sito nel cuore di Ortigia e Seby Sorbello,chef patron del ristorante Sabir all’interno del Parco dei Principi Resort. Un appuntamento stellato senza precedenti dove due artisti hanno realizzato un percorso gastronomico che unisce le radici della cucina siciliana agli aspetti più creativi e ricercati in termini di tecnica ed equilibrio gusto-olfattivo.
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Punto di unione tra le due cucine, di mare e di terra, è il richiamo al contatto con la natura, all’idea di mangiare bene, salutare ma con gusto. Piatti dai sapori genuini, ricchi di gusto e dalle consistenze davvero sorprendenti secondo un’ideale di cucina che riporta il cliente verso un percorso di contatto con quella tipologia di cucina che affonda le sue radici nella tradizione contadina, dove dalle materie prime utilizzate non si buttava niente, pur rivisitandole per renderle gustose e attuali.
Ecco che anche oggi i cosiddetti “scarti” delle materie prime trovano nuova vita, assumendo le più disparate forme e consistenze, sempre nel rispetto del loro sapore e delle loro proprietà nutritive, lavorate secondo tecniche di cottura rispettose dell’ingrediente.
“Passeggiata nel Bosco”, il piatto dello chef stellato Giuseppe Torrisi
Creativo e lungimirante nella tecnica, Torrisi, è riuscito con la sua arte culinaria a portare in alto il nome di uno dei ristoranti dove il fascino di altri tempi e la cucina tradizionale siciliana con lui non ha mai smesso di brillare: Cortile Santo Spirito a Ortigia, stella Michelin 2024.
Di origini catanesi, dopo numerose esperienze in Svizzera e in Francia, approda a Siracusa e precisamente a Palazzo Salomone nell’isola di Ortigia, dove porta avanti la sua idea di cucina: un’offerta gastronomica che ha il sapore e profuma della sua terra rivista con creatività, un tocco di innovazione attraverso l’utilizzo di materie prime selezionate, dalle migliori carni siciliane, ai tartufi e funghi provenienti dai boschi dell’Etna.
La sua cucina si presenta come un’opera dal forte impatto visivo e gustativo che avvicina, chi si appresta all’assaggio, alle suggestioni del foraging. Profumi e sapori profondi, balsamici, di erbe, di corteccia che mirano all’essenziale, sempre ricercati proprio come quelli percepiti nel piatto presentato per l’occasione: “Passeggiata nel Bosco” ovvero, un fagottello di pasta fresca con farine di carrube farcito con verdure autunnali quali il cavolo trunzo di Aci (Presidio Slow Food), zucca, funghi porcini cotto in un brodo di bosco e legato con gli scarti delle verdure precedentemente cotte per la realizzazione del brodo; funghi porcini a crudo, spuma di grana e una bottarga di gallina.
Un piatto dall’importante struttura aromatica e persistenza, segnata dalle note vegetali che fornisce l’isola ed in particolare il territorio acese.
Lo chef Seby Sorbello con il “Riccio sullo scoglio” e “minestra di crostacei”
Chef patron del ristorante Sabir all’interno del Parco dei Principi Resort, sullo sfondo il lussuoso albergo di famiglia Esperia Palace Hotel a Zafferana Etnea, cuore pulsante dell’Etna. Insignito durante quest’anno del titolo di ambasciatore della cucina italiana nel mondo Sorbello, è un vero e proprio artista della cucina siciliana, guidato dall’istinto, dall’amore e dalla voglia di portare in tavola profumi e sapori autentici dell’Isola.
La cucina di Sorbello è colorata e mediterranea, creativa e pensata per raccontare il territorio in modo fedele ma che, arricchita da tecnica e inventiva.
Su questa filosofia poggiano i due piatti iconici dello chef: “riccio sullo scoglio”, amuse bouche gustato sul guscio di un riccio, arricchito con polpa di riccio condito con olio evo extravergine d’oliva Nocellara dell’Etna; crostini di pane di Tumminia e una spuma di mandorle pizzute di Avola, impreziosito con polvere di caffè.Un tripudio di sapori dove primeggia la tendenza dolce, la consistenza, l’aromaticità e la struttura degli ingredienti utilizzati.
Un piattoche racconta in modo assolutamente entusiasmante la compresenza di montagna e mare sul territorio etneo. Un connubio di sapori intensi, eleganti e avvolgenti in bocca che, percepiti in modo netto, riescono a preparare il palato alle successive creazioni culinarie di Sorbello.
Non poteva mancare per concludere la sua deliziosa minestra di crostacei saltati in padellacon grano spezzato alle castagne. Un piatto che come presentato dallo chef racconta l’autunno etneo fatto di consistenze e sapori “caldi”, avvolgenti.