Per riscoprire il valore del cibo, specialmente quello mediterraneo, non serve molto. Basta essere consapevoli e parte attiva nei processi di scelta. E’ stato questo il messaggio dell’incontro che si è svolto stamattina nell’auditorium dell’Istituto “Einaudi” dove gli studenti di diverse scuole aretusee hanno affrontato i temi dell’alimentazione.
Il saluto della dirigente scolastica Teresella Celesti, anche nella veste di assessore all’Istruzione del Comune di Siracusa, ha introdotto i temi: <C’è una grande opportunità – ha spiegato – ed è quella di valorizzare il concetto di sostenibilità tra i ragazzi. E’ un compito che oggi le scuole debbono avere>.
<Il futuro di questo Paese – ha detto Angelo Barone, presidente della Consulta nazionale dei Distretti del cibo – dipende dal valore che diamo alle cose che facciamo e dalla buona volontà e dall’impegno delle persone>. Poi ha spiegato il ruolo dei Distretti del cibo: <I distretti del cibo rappresentano un nuovo modello di sviluppo del nostro sistema agroalimentare e nascono per il rilancio sia delle filiere che del territorio. La sostenibilità la intendiamo non solo dal punto di vista ambientale ed economico ma anche da quello sociale. Il Distretto del cibo aiuta a creare una governance per costruire politiche locali del cibo. E quale luogo migliore della scuola per realizzare questo obiettivo? Qua non solo ci siete voi studenti, ma anche le vostre famiglie. Noi ci impegniamo a lavorare ancora di più per far diventare questo raccordo con la scuola una strategia anche passando dal far diventare l’educazione alimentare una attività didattica. Sul tema della sostenibilità voi ragazzi sarete coinvolti anche attraverso un concorso giornalistico la cui premiazione si svolgerà domenica prossima>.
Loredana Parisi, direttrice del Consorzio Edamus che annovera tra i suoi progetti anche il Dmed, vale a dire il Salone della Dieta mediterranea che ha luogo ogni anno a Paestum, ha puntato molto sui temi su cui si fonda il “Manifesto della Dieta mediterranea” per il quale durante il G7, a Siracusa, stanno firmando semplici cittadini e autorità, più o meno coinvolte nel contesto del settore dell’alimentazione. <I giovani – ha detto – devono farsi promotori della Dieta mediterranea, specialmente chi, come voi, vive in luoghi in cui i prodotti della catena alimentare sono i frutti di millenni di storia e di tradizioni>.
Molto interessanti anche gli interventi dei tre relatori. L’on. Maria Chiara Gadda, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera, promotrice e relatrice della Legge 166, quella cosiddetta “antisprechi”, volta a favorire il recupero e la donazione di alimenti, farmaci e numerosi altri beni per solidarietà sociale. <Metà degli sprechi – ha spiegato – avviene nelle nostre case e quindi quello che avviene sotto questo aspetto è nostra responsabilità. Questa Legge vuole creare un rapporto stretto fra imprese e mondo del volontariato e soprattutto mette in campo il concetto di volontà. Nessuno deve sentirsi obbligato ma tutti devono sentire le motivazioni per farlo. Sono nate, infatti, associazioni per recuperare cibo dai matrimoni o dalle crociere, e altro. Insomma si tratta di far nascere una politica antispreco basata sull’educazione>.
Gianluca Salvatori, della Fondazione Valore, ha parlato dei meccanismi per cui si crea eccedenza di cibo e altro. <Il paradosso è che ci sentiamo liberi se abbiamo possibilità di scegliere il cibo che preferiamo ma questo crea l’eccedenza, che a sua volta viene unanimemente condannata. Ciascuno di noi ha una sua responsabilità nelle scelte. La Fondazione Valore nasce per far parlare una lingua comune a imprese e operatori del volontariato per un ripensamento dei processi produttivi>.
Carmelo Maiorca, di Slow Food Siracusa, ha parlato del valore del cibo da un punto di vista culturale ed economico: <Bisogna conoscere meglio quello di cui ci nutriamo, quindi conoscere meglio le etichette e quello che riportano. Invito tutti a sottoscrivere il manifesto affinché l’educazione alimentare diventi materia didattica nelle scuole>.
Infine le conclusioni sono state affidate al sen. Luca Di Carlo, presidente Commissione Industria, Turismo, Agricoltura del Senato che ha puntato sul nostro Paese come terra di grandi eccellenze: <Nella nostra cultura i passaggi più importanti vengono sugellati dal cibo ed è una caratteristica importante. Anche un colosso come McDonald è stato costretto ad adattare i suoi menu ai prodotti italiani. Sono bellunese ma affascinato dalla Sicilia e dalle grandi culture che qui si sono succedute. Avete n compito importante, non trascuratelo>.
Poi è la stata la volta del momento in cui sei classi di altrettante scuole del territorio sono state impegnate in un divertente gioco sui temi dell’alimentazione. Ha vinto, nel tripudio degli studenti, la III C del “Gargallo”, davanti alla terza T dell’ “Einaudi” e alla III G del “Corbino”. A seguire la III A Bts del “Fermi”, la III DL del “Quintiliano” e la III ASi dell’”Insolera”.
E che i temi della sostenibilità, della lotta allo spreco di cibo, alla salvaguardia degli ecosistemi siano tanto sentiti da tutti, a fine mattinata al Giardino del Mediterraneo, a porta Marina, spazio espositivo della Consulta nazionale dei Distretti del cibo e del Dmed (Salone della Dieta mediterranea) è giunta la sottoscrizione del Manifesto per la Dieta mediterranea anche da parte del comandante del Raggruppamento dei carabinieri per la tutela della biodiversità, gen. Antonio Mostacchi. e da diversi ufficiali. Una prova tangibile di come tutti siamo chiamati a fare qualcosa per riscoprire e salvaguardare il valore del cibo.