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G7 Agricoltura: FIVI fa il punto su viticultura e climate change

Dal 21 al 29 settembre nello stand FIVI all’Antico Mercato di Ortigia, i Vignaioli Indipendenti protagonisti con i loro vini da diversi territori italiani e la mostra fotografica “The Times They Are a-Changin'” del vignaiolo e fotografo Stefano Berti.

“Viticoltura e climate change: il ruolo dei Vignaioli tra adattamento e mitigazione”: una riflessione multidisciplinare per individuare e promuovere le migliori pratiche e nuove possibili soluzioni in ambito vitivinicolo, per affrontare e mitigare le conseguenze del cambiamento climatico, questo il tema del talk del 27 settembre a Siracusa (Teatro Comunale) promosso da FIVI.

FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti tra i protagonisti quindi all’Expo Divinazione 2024, in programma a Siracusa dal 21 al 29 settembre nel contesto del G7 Agricoltura e Pesca, evento internazionale che vedrà riunirsi nella città siciliana i ministri dell’agricoltura e della pesca dei sette paesi più industrializzati del mondo.

I Vignaioli indipendenti nel loro stand istituzionale, realizzato negli spazi del Mercato Antico di Ortigia, faranno degustare una selezione di vini dei 1.700 soci FIVI, con un occhio di riguardo alla Sicilia ma senza dimenticare altri territori italiani.

All’interno dello stand sarà possibile apprezzare il progetto fotografico di Stefano Berti, vignaiolo in Romagna e fotografo, dal significativo titolo “The Times They Are a-Changin’”, che prende spunto da una nota canzone di protesta di Bob Dylan. L’obiettivo del lavoro è sensibilizzare sui gravi impatti del cambiamento climatico e invitare a riflettere su come le azioni di tutti hanno un impatto sull’ambiente e anche nello specifico sulle tradizioni e consuetudini della vitivinicoltura. Con umorismo, sarcasmo e cruda realtà, Berti cerca di coinvolgere il pubblico con scatti che illustrano scene paradossali e beffarde, raccontando storie di adattamento e resilienza, di come in vigna e in cantina diventi imprescindibile cercare soluzioni creative a problemi nuovi e inaspettati. “Le immagini – spiega Berti – vogliono mettere in luce le sfide che i vignaioli devono affrontare a causa di un clima sempre più imprevedibile e bizzarro: alluvioni e bombe d’acqua improvvise, grandinate fulminanti, trombe d’aria, gelate tardive, siccità e caldo intenso, attacchi massicci di parassiti e funghi, eventi climatici fuori stagione”.

Per riflettere sulle sfide che le emergenze climatiche pongono al settore vitivinicolo, FIVI ha organizzato inoltre il convegno Viticoltura e climate change: il ruolo dei Vignaioli tra adattamento e mitigazione”, in programma venerdì 27 settembre 2024 alle ore 16.00 presso il Teatro Comunale di Siracusa. Di grande spessore il panel dei relatori, che saranno moderati dal giornalista RAI Gianluca Semprini: si alterneranno sul palco, per riflettere in un’ottica multidisciplinare e fare luce su buone pratiche e possibili nuove soluzioni, il prof. Riccardo Valentini (Università degli Studi della Tuscia e Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici – CMCC); il prof. Rosario Di Lorenzo (Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali e Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino); il prof. Iuri Peri e la prof.ssa Elisabetta Nicolosi (Università di Catania – Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente); la prof.ssa Carola Ricci (Università degli Studi di Pavia – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali); la prof.ssa Claudia Meisina (Università degli Studi di Pavia – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente); il prof. Paolo Sabbatini (Università di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari).

“Il nostro lavoro è da sempre condizionato dagli andamenti meteorologici, ma l’estremizzazione e l’imprevedibilità dei fenomeni atmosferici che si sta registrando negli ultimi anni è qualcosa di insolito che impone una riflessione importante” spiega Lorenzo Cesconi, vignaiolo e presidente FIVI. “Per questo motivo abbiamo messo al centro di questa nostra presenza il tema del rapporto tra viticoltura e cambiamenti climatici, perché siamo assolutamente convinti che queste nuove sfide vadano affrontate ragionando in termini multidisciplinari, investendo in ricerca in modo coordinato e mirato. È uno sforzo enorme, che impone l’impegno collettivo di tutto il settore”.