La “Settimana dell’Etna” non poteva avere migliore inizio. Quasi 500 partecipanti e 327 all’arrivo in uno scenario incomparabile: la Salomon Maxi Race Etna Trail” ha aperto stamattina la manifestazione organizzata dal Comune di Linguaglossa per celebrare il Vulcano patrimonio Unesco dell’umanità.
Una manifestazione dal fascino straordinario. Sin dalle 6 del mattino (da Piano Provenzana) i runner amanti della montagna hanno percorso – a seconda della categoria – 14, 24 o 64 km. Sono state ben 26 le nazioni partecipanti, a dimostrazione che la “Etna Trail” ha un rilievo assolutamente mondiale. Il versante Nord dell’Etna ha fatto da splendido palcoscenico. Il percorso, infatti, ha portato i concorrenti sull’orlo dei crateri formatisi nel 2002 ma anche in zone con vegetazione e in aree boschive. Il tutto sotto lo sguardo dei crateri sommitali che hanno voluto dare un segnale di presenza bonaria con uno sbuffo (più coreografico che altro) di cenere, simbolo dell’attività dell’Etna in queste ultime settimane.
La competizione ha visto trionfare il francese che abita a Pozzallo Marco Assenza, che ha tagliato il traguardo in 7 ore 58 minuti e 59 secondi. Partito insieme a un gruppetto, dopo poco con un altro atleta ha aumentato il ritmo staccando tutti gli avversari prima di involarsi solitario. <È la seconda volta che partecipo – ha spiegato Assenza – nel 2023 sono arrivato decimo a causa di un infortunio al ginocchio, quest’anno è stato tutto perfetto e sono felicissimo del risultato. La prima metà gara l’ho trovata facile e i tempi lo dimostrano; la seconda metà tutta al sole è stata più impegnativa. Poi la salita all’Osservatorio è stata emozionante grazie all’attività dell’Etna>.
Tra le donne nella 64 km ha avuto la meglio la siciliana di Caltanissetta ma residente a Foligno Giovanna Puma. <Non mi aspettavo di vincere la gara – ha sottolineato – lo scorso anno arrivai terza, una bella rivincita. Una manifestazione che mi è piaciuta tantissimo; percorso bellissimo, ed è emozionante la parte in cui si corre lungo il bordo dei crateri, ti dà una sensazione di potenza>.
Alle 9.30 sono partite le gare su 24 e 14 km. Entrambi i percorsi hanno ricalcato parte della gara lunga. La prova intermedia ha visto trionfare Erik Panatti che ha corso in solitaria e ha concluso la prova in 2 ore 30 minuti e 52 secondi. In campo femminile ha vinto la britannica Jemima Farleyche ha chiuso in 2 ore 45 minuti e 53 secondi.
<Ho corso sempre da solo – ha detto Panatti – poi quando in salita mi stava raggiungendo un altro concorrente ho aumentato il passo. Il percorso è davvero bello; anche le zone di bosco mi sono piaciute molto, ma ciò che mi ha colpito di più è stato vedere l’Etna in attività, davvero impressionante, e poi la discesa sulla sabbia lavica, mi è sembrato di surfare sulla ghiaia>.
<Sono scozzese ma vivo a Malta – ha dichiarato la Farley – Non è la prima volta che vengo a correre qui, vinsi la competizione anche due anni fa. È un evento che amo; temevo solo di non partire a causa dell’attività dell’Etna che negli ultimi giorni si è fatta più intensa>.
La 14 chilometri è stata vinta da Filippo Saverio Amasi e, tra le donne, da Roberta Van Axel Castelli.
<La Etna Trail è stata un grande successo di partecipazione – conferma il sindaco, avv. Luca Stagnitta – che ha acceso i riflettori sui paesaggi più belli del Vulcano, ormai conosciuti in tutto il mondo. Il migliore viatico per entrare nel clou della Settimana dell’Etna che proseguirà dall’1 al 4 agosto con altre importanti manifestazioni di natura culturale con la presentazione di un libro, la proiezione di un documentario e infine domenica la consegna del Premio Etna. Nel frattempo, nel centro storico di Linguaglossa, si vivranno anche momenti di intrattenimento e di spettacolo. Voglio rivolgere un ringraziamento all’Associazione Etna Trail per il formidabile lavoro svolto; competenza, passione e tanto impegno gli ingredienti del successo di questa manifestazione>.