Per il secondo anno consecutivo Tenute Nicosia con il suo OPEN DAY ha aperto per un’intera giornata le porte della sua cantina ad amici, clienti, ristoratori, enotecari, sommelier, dando loro la possibilità di vedere da vicino i luoghi di produzione, di saperne di più sulla storia e filosofia aziendale che dal 1898 domina il versante sud-est etneo. Negli ultimi anni, grazie all’operato di Carmelo Nicosia e dei figli Graziano e Francesco, l’azienda è riuscita ad affermarsi come realtà vinicola di prestigio capace di raccontare attraverso le sue etichette tutta l’essenza del territorio etneo, unico per la sua conformazione morfologica.
Un’azienda che da sempre, seguendo i principi di un’enologia attenta e sapiente nelle mani dell’enologo Maria Carella orientata alla sostenibilità e all’identità territoriale, ha messo al primo posto e come punto di forza la continua ricerca e soprattutto l’attenzione produttiva di tipologie di vini che possono soddisfare un mercato ampio; etichette versatili e adatti ad ogni possibile abbinamento con ciò che la cultura gastronomica è in grado di offrire. Basta pensare ai piatti dalla variegata complessità di sapori, tipici della cucina siciliana, realizzati da Salvo Baudo chef de L’Osteria di Tenute Nicosia.
Da qui l’idea di proporre un evento dedicato esclusivamente agli operatori del settore provenienti da ogni parte della Sicilia; a chi ogni giorno è alla ricerca di proposte vitivinicole nuove, diverse e sempre pronte ad entusiasmare il potenziale cliente, soprattutto quando si parla di abbinamento cibo-vino.
«L’OPEN DAY nasce dalla voglia di presentare i nostri vini, le nostre produzioni e i nostri luoghi del cuore – ha dichiarato Graziano Nicosia – un modo per farci scoprire oltre ad essere un’occasione per presentare le novità. In particolare, quest’anno proponiamo il Carricante 60 mesi sui lieviti che verrà messo in catalogo dal 2025 oltre all’opera di restyling che stiamo adottando per alcune etichette, seguendo un’idea di packaging più sostenibile».
Numerosi i banchi d’assaggio, curati dai sommelier della delegazione AIS Catania, con le etichette in catalogo dell’anno corrente.
Novità molto gradita dagli operatori è stata inoltre la presenza di due tavoli tematici; pochi posti a sedere per un pubblico attento al confronto e all’approfondimento di alcuni aspetti e declinazioni dei vini proposti. Tema comune dei quattro momenti focus il tempo. Tempo e vino, è da sempre un binomio affascinante. Il vino, come il tempo, fluisce e trova quel momento in cui riesce a concedersi nella sua migliore espressione, di perfetto equilibrio in tutte le sue componenti da quelle visive a quelle gusto-olfattive. Aspetto analizzato da Santi Natola in cinque diverse espressioni di Cerasuolo di Vittoria Docg: a partire dal Fondo Filara Cerasuolo di Vittoria Classico al Cerasuolo di Vittoria Docg Hybla.
Il Cerasuolo di Vittoria Docg di Tenute Nicosia nasce con vendemmie di fine estate da vitigni di Nero d’Avola 60% e Frappato 40% in contrada Bonincontro (tra i comuni di Vittoria e Acate). Cinque le annate prese in esame da cui è stato possibile notare la brillante scala cromatica, dal rubino al lucente granato.
Nel primo calice, annata 2022, è emersa grande freschezza ed un intenso profilo odoroso caratterizzato da lievi ricordi di frutta rossa e note vegetali; il sorso rotondo e suadente dal carattere assolutamente contemporaneo.
Sale, mare, vento, terreno bruno con sassi, diverse tipologie di suoli in grado di dare vita a un Cerasuolo di Vittoria annata 2017 dal corredo olfattivo più speziato, frutta in confettura. Misurato al palato dove l’acidità modula l’equilibrio, mentre il tannino accarezza il palato annunciando un saporito finale dagli echi fruttati.
Si è poi passati all’annata 2015 e 2014, due vini dalla complessità olfattiva più profonda: note eteree, balsamiche per il primo intense invece le note di spezie dolci, piccanti, frutti rossi, fiori rossi, hummus per il secondo. Al palato la calda annata del 2015 mostra un tannino elegante ma ancora vibrante che vivacizza la beva a differenza della 2014 che si è distinta per un clima pressoché uniforme e molto equilibrato, rivela al sorso un vino dal sorso succoso, composto e appagante, morbido e sapido, impreziosito da un lungo finale dai richiami di frutta e spezie.
Certezza indiscussa già dalla sua lucente veste granata è l’annata 2012, dal sorso penetrante, con tannini garbati e sorprendente freschezza. Chiosa lunga e con un potenziale di evoluzione ancora sorprendente.
Un vino dunque capace di sfidare il tempo e di mostrare le sue numerose note olfattive e gustative in un’ottica assolutamente moderna, di grande eleganza data dal Frappato e di struttura del Nero d’Avola.
«Il Cerasuolo di Vittoria rappresenta uno dei vini più preziosi che abbiamo, un vero alleato della cucina mediterranea – ha chiosato Santi Natola – La sua affidabilità è una di quelle note di merito da tenere in considerazione dal momento che, anche con qualche anno in più, riesce ad esprimere il suo carattere elegante e deciso, pronto a sfidare il tempo».
A seguire l’interessante verticale di Vecchie Viti, cinque annate di Monte Gorna Rosso:
- Annata 2016 note agrumate, profumi di ciliegia e frutti rossi, sorso solido e fresco
- Annata 2015 olfatto più profondo connotato da spezie, erbe aromatiche e sbuffi di cacao. Tannini sinuosi, animati da freschezza e scia sapida
- Annata 2014 deciso incipit con profumi di rosa, ciliegia e moro di rovo, vaniglia.
- Annata 2013 incede raffinato al naso ma più timido con note balsamiche, menta, humus e macchia mediterranea. Il sorso di grande personalità, che non richiede fretta nell’assaggio ma attesa e contemplazione.
- Annata 2012, Riserva tante le note di evoluzione all’olfatto e al palato. I tannini fitti avvolgono l’interminabile finale.
Assaggi analitici da cui è emerso: un Etna Doc connotato di eleganza, complessità e longevità che trova la sua cifra distintiva nella mineralità tipica del territorio vulcanico. Prodotto esclusivamente con uve Nerello Mascalese riesce, dopo il passaggio in barrique di rovere francese di 24 mesi, ad esprimere un profilo sensoriale di grande struttura, dall’impatto immediato e da un sinfonico equilibrio tra persistenza e dotazione acido-sapida annata dopo annata. Straordinario!