Anche quest’anno l’Hotel Rome Cavalieri ha celebrato gli Oscar del Vino 2023, un premio storico del vino italiano, che Franco Ricci, presidente di Fondazione Italiana Sommelier e Bibenda, propone sin dal 1999. Il patron sottolinea come la manifestazione, che nasceva negli anni ’90 come una festa con attori e personaggi famosi per celebrare le eccellenze italiane, ha assunto una veste più tecnica. Grazia alla tecnologia infatti, circa 300 tra sommelier, giornalisti ed appassionati, degustano e votano in diretta -tra una terna in nomination per ciascuna categoria- il loro candidato prescelto.
Per il 2023 nella categoria “miglior vino dolce”, l’Oscar e’ stato assegnato al Passito di Pantelleria Ben Ryè 2019, ed il premio lo ha ritirato Gabriella Favara, new generation dell’azienda di famiglia Donnafugata. Il Ben Ryé Donnafugata, prodotto da moscato d’Alessandria, meglio noto come Zibibbo , è un nome da tempo affermatosi in tutto il panorama mondiale, tra i migliori passiti, figlio com’e’ di una vinificazione attenta e paziente, che segue all’appassimento naturale dei grappoli di zibibbo sui tipici graticci.
“Figlio del vento”, questo vino prodotto a Pantelleria in pieno Mediterraneo, dove i venti soffiano sugli alberelli contorti, donando all’uva e sulle coltivazioni eroiche quei caratteristici aromi e profumi che si ritrovano al calice del Ben Ryè.
Il bouquet riconoscibile del Ben Ryè e’ caratterizzato da una intensità declinata dalle note fruttate di albicocca e scorza di arancia candita, ai sentori di erbe aromatiche e macchia mediterranea. Le sue peculiarità rendono questo vino dolce mai stucchevole, anzi equilibrato e dotato di una bella freschezza, che lo collocano tra i vini gastronomici e non solo esemplare passito da meditazione.
Il premio consegnato a Gabriella Favara, si aggiunge al già ricco palmarès del Ben Ryè, alfiere di quella viticoltura eroica Pantesca dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco.