Una gara che ha lasciato il segno. E non solo per merito della straordinaria accoglienza e dell’organizzazione davvero perfetta dello staff dei campioni uscenti dell’Alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre, lodata e ammirata da tutti gli altri Istituti in gara, in tutto 26 venuti da ogni parte d’Italia. Alcuni dei ragazzi di quarto anno, in gara nella sezione Cucina, hanno messo in mostra le doti per emergere, al momento giusto, nel panorama degli chef e della grande cucina italiana.
Al momento della premiazione, durante la serata di gala che si è svolta nello splendido scenario di Radice Pura, l’entusiasmo è stato alle stelle. Per i ragazzi in gara questa kermesse durata quasi quattro giorni è stata una esperienza meravigliosa. Felicissimi i vincitori, ovviamente, felici i dirigenti e i docenti degli Istituti che hanno trionfato, ma l’aspetto più evidente è stato il clima meraviglioso che si è creato in tutte le persone coinvolte nella Gara Nazionale degli Istiuti Alberghieri e che è davvero merito di tutto l’Alberghiero “Falcone” guidato con grande maestria da Monica Insanguine, attorniata e coadiuvata da un gruppo di docenti che non hanno risparmiato fatica, impegno e determinazione per realizzare qualcosa di memorabile.
L’anno prossimo sarà l’Istituto “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli (Forlì-Cesena) ad organizzare la nuova edizione della Gara (che si svolge ormai da 32 anni sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione e del Merito) in virtù del successo conquistato da Lorenzo Tedaldi nella gara di Cucina in cui ha ottenuto il punteggio massimo, 90, sommando la prova progettuale (su un modello di delivery ecosostenibile) la prova pratica con la giuria tecnica e la prova pratica con la giuria degustazione. Il suo piatto era basato in maniera molto armonica su alcuni ingredienti come sella di coniglio, erba di campagna e formaggio raviggiolo. Una autentica delizia per il palato che la giuria degustazione (composta dallo chef stellato di “Shalai” di Linguaglossa, Giovanni Santoro, dal docente del “Falcone” di Giarre, Moreno Emmi e dal direttore resp. di “Culture&Terroir” Alberto Cicero) ha giudicato assolutamente meritevole di apprezzamento.
Alle sue spalle Evgenije Babic dell’Ipsar “Carnacina” di Bardolino con un altro ottimo piatto per il quale ha utilizzato ingredienti semplicissimi come, tra gli altri, un hummus di ceci e una cipolla. Testimonianza che per fare un gran piatto può bastare poco. Sul podio, al terzo posto, Tommaso Castellani dell’Ipseoa “Gioberti” di Roma che ha utilizzato anche lui il coniglio ma accoppiandolo al gambero rosso e alle arance siciliane in omaggio alla nostra terra. Da segnalare il quinto posto di Sirya Bonomo dell’Ipssat “Chinnici” di Nicolosi con un arancino con alici.
In gara, in totale, 22 studenti in rappresentanza di altrettanti Istituti Alberghieri, tra cui il “Karol Wojtyla” di Catania (Francesco Alfio Spampinato), l’Iis “Antonello da Messina” di Messina (Marco La Corte), l’Iis “Alfio Moncada” di Lentini (Sara Amenta) e l’Iis “Ugo Mursia” di Carini (Gioele Mazzamuto).
Nella gara di accoglienza ha prevalso l’Ipsseoa “Giuseppe Maffioli” di Castelfranco Veneto con Alessia Della Bianca davanti all’Istituto “Giuseppe Medici” di Legnago (Allyson Carnevali) e l’Iis “Giolitti Bellisario” di Mongiovì (Elenia Delfina). Al quarto posto l’Ipsseoa “Pietro Piazza” di Palermo (Vincenzo Indovino).
Chiara Bertone dell’Iis “Gioilitti Bellisario” ha conquistato la gara di Sala Bar davanti a Samuele Ballin (Ipssar “Massimo Alberini”) di Lancenigo di Villorba e a Federico Montanaro (Iis “Maggia” di Stresa). Primo dei siciliani Giuseppe Bonanno dell’Ipssat “Chinnici” di Nicolosi), giunto nono.
In base alla somma dei punteggi ottenuti in cucina, sala e accoglienza, la palma del miglior Istituto alberghiero d’Italia è andata all’ “Ipsseoa Giuseppe Maffioli” di Castelfranco Veneto. Sul podio, anche l’Iis “Giolitti Bellisario” di Mondovì e l’Iis “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli. Anche in questo caso l’Ipssat “Chinnici” di Nicolosi è stata la migliore scuola siciliana, piazzandosi al nono posto.
La Gara Nazionale degli Istituti Alberghieri è stata anche una splendida vetrina. Dal buffet di benvenuto a Giardini Naxos, al pranzo al Capo Taormina con visita nella “Perla dello Ionio”, per continuare con la bella mattinata piena di fascino e di storia e di tradizioni tipiche al Castello Nelson tra Bronte e Maniace, dirigenti, docenti e studenti hanno visto angoli di Sicilia meravigliosi che sicuramente, come detto più volte da tutti, porteranno per sempre nel cuore. E per chi ha raccolto il testimone dal “Falcone”, vale a dire l‘ “I.i.s.Pellegrino Artusi”, anche la <responsabilità di dover organizzare con la stessa maestria e con lo stesso entusiasmo una tre giorni fantastica in cui abbiamo visitato luoghi bellissimi e i nostri ragazzi sono stati messi in condizione di dare il meglio di sè>.
Finito un impegno molto importante dal punto di vista organizzativo, per l’Istituto “Falcone” di Giarre comincia subito la… rincorsa al quarto titolo. Si punta infatti all’edizione 2025 per tornare in gara con studenti, futuri chef, che possono ripetere i successi di Veronica Mannelli (2005), Giovanni Torrisi (2010) che vinse a Vittorio Veneto con un “bauletto di branzino con gambero rosso, mela golden, acciughe e punte di asparagi bianchi” e Sara Grasso (2023) che trionfò sempre a Vittorio Veneto e sempre preparata, come Torrisi, dal prof. Moreno Emmi. Nella foto sotto, il prof. Emmi con Torrisi e Grasso.
<So bene – ha spiegato Giovanni Torrisi, oggi nello staff di “Villa Neri” a Linguaglossa, durante una pausa della Gara Nazionale – quanto sia importante e formativa questa esperienza. Si impara infatti a saper gestire la pressione di un lavoro in cui gli imprevisti sono all’ordine del giorno>.