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Lazarov e Carfora vincono il contest Primo Piatto dei Campi 2024

Creatività, voglia di esprimersi e pensieri ragionati sul tema, hanno caratterizzato la finale di Primo Piatto dei Campi 2024 by 50 Top Italy

La finale di Primo Piatto dei Campi 2024, celebre iniziativa promossa da 50 Top Italy in collaborazione con Pastificio dei Campi, si è svolta nell’incantevole location del Ristorante Tre Olivi del Savoy Hotel & Spa, a Capaccio Paestum, e ha visto in gara Pasquale Carfora di Restaurant Aroma, Martin Lazarov di Principe di Belludia, Alessandro Lucassino de Il Ristorante Alain Ducasse, Simone Pino di Orobianco Ristorante.

I quattro giovani finalisti, nel corso dell’evento sono apparsi molto emozionati. Le loro preparazioni sono state valutate dalla giuria tecnica composta da Giuseppe Di Martino, CEO di Pastificio dei Campi, Salvatore Pagano, General Manager del Gruppo Pagano, Oliver Glowig, resident chef del Ristorante Tre Olivi, Peppe Guida, chef patron di Antica Osteria Nonna Rosa, Barbara GuerraLuciano PignataroAlbert Sapere, curatori di 50 Top Group.

La giuria, piacevolmente sorpresa da tutte le proposte esaminate, dalle quali sono emerse tanta creatività, voglia di esprimersi e pensieri ragionati sul tema, dopo un’accurata analisi ha comunicato il verdetto.

Sul gradino più alto del podio si sono posizionati, ex aequo, Pasquale Carfora di Restaurant Aroma a Vaassen, nei Paesi Bassi, con “Quando la minestra marita il futuro”, e Martin Lazarov di Principe di Belludia a Noto, con MCMXXVII (1927). Ad entrambi è andato il il premio speciale Creatività 2025, che sarà consegnato nel corso del Gran Galà della Cucina Italiana, a dicembre, durante la presentazione della guida dei migliori ristoranti italiani, in Italia e nel mondo, 50 Top Italy 2025.

Al terzo posto Alessandro Lucassino, de Il Ristorante Alain Ducasse a Napoli, con Il ricordo di una parmigiana.

Al quarto posto Simone Pino, di Orobianco Ristorante ad Alicante, in Spagna, con Trottola, spuma di polenta taragna, spugnole, capriolo e polvere di mirtilli fermentati.

L’evento si è poi concluso con un brindisi finale, gustando una deliziosa “Nerano”, preparata dallo chef Oliver Glowig.

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